È consistente il numero di fedeli che, dalla diocesi di Como, saranno presenti sabato 25 marzo alla Santa Messa, delle ore 15.00, con papa Francesco al Parco di Monza, in occasione della visita del Pontefice a Milano e alle Chiese di Lombardia.

Gli iscritti arrivano a sfiorare quota 5mila – suddivisi in 160 gruppi, ognuno con un proprio referente – e provengono dalle parrocchie di ben 26 vicariati (su un totale diocesano di 31). Vediamo quali sono (tra parentesi il numero dei partecipantil’elenco è in ordine decrescente): Como (576); Mandello (338); Fino Mornasco (332); Sondrio (332); Morbegno (327); Olgiate Comasco (326); Colico (294); Lipomo (269); Lomazzo (190); Rebbio (167); Cermenate (155); Monteolimpino (132); Uggiate (122); Chiavenna (122); Tresivio (113); Menaggio (102); Cittiglio (100); Torno (96); Gordona (88); Bellagio (83); Gravedona (78); Tirano (72); Bormio (68); Cernobbio (64); Canonica (54); Berbenno (36);  più un folto gruppo del Collegio Gallio di Como.

A questi si aggiungono numerosi membri delle comunità migranti presenti nella città di Como, in particolare i gruppi di San Salvador (59), Ucraina (29), Sri Lanka (34) e Ghana (17). «Abbiamo sentito forte il desiderio di andare dal Papa a Monza – è la testimonianza di suor Mirela Jaku, dell’Ufficio diocesano Pastorale Migrantes che esprime l’emozione delle comunità straniere comasche iscritte alla Santa Messa a Monza -. Partecipare alla celebrazione eucaristica è un’occasione preziosa per sentire il Papa ancora più vicino. La sua presenza ci aiuterà a vivere un momento da fratelli, senza differenze di razza, cultura e lingua: sentiremo solo l’amore di Dio per ciascuno di noi. Porteremo nel cuore le nostre famiglie e tutti i migranti che per vari motivi non potranno essere presenti. Questo sarà un pellegrinaggio che ci aiuterà a rafforzare la nostra fede». Un incontro di persone, umanità, lingue, fraternità espresso simbolicamente anche dai temi decorativi del grande palco da 240 metri quadrati allestito per la celebrazione della Santa Messa.

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I fedeli della diocesi di Como raggiungeranno il luogo della Messa principalmente in treno. In via residuale in pullman (in totale una sessantina). Sono una cinquantina i sacerdoti che accompagnano i gruppi: la metà di loro siederà nel settore dei concelebranti. Saranno presenti il Vescovo monsignor Oscar Cantoni (il quale parteciperà anche al mattino, in Duomo, all’incontro previsto con i sacerdoti e i membri di Vita Consacrata), il Vescovo emerito monsignor Diego Coletti e l’arcivescovo emerito di Ancona-Osimo monsignor Franco Festorazzi.

Dal punto di vista organizzativo si ricorda che il Parco di Monza sarà accessibile fin dalle ore 8.00 del mattino. Si possono portare seggiolini pieghevoli. In presenza di bambini è possibile introdurre anche un passeggino. Si consiglia un abbigliamento adatto a diverse condizioni climatiche, senza dimenticare che si trascorreranno diverse ore in attesa sia della Santa Messa, sia per uscire dal Parco e raggiungere i mezzi per il rientro a casa. È opportuno dotarsi di pranzo al sacco: non saranno però ammesse bottiglie di vetro né lattine. Sarà possibile portare il proprio zaino, che sarà controllato prima dell’ingresso.

Il raggiungimento del Parco per ognuno avverrà assieme al proprio gruppo di riferimento, guidato da un capogruppo (lo abbiamo detto poco sopra, circa 160 quelli della diocesi di Como) munito di pass cumulativo. L’accesso al Parco avverrà attraverso 22 varchi, per favorire un flusso il più agevole possibile. Le distanze da percorrere a piedi – dalle stazioni ferroviarie e dai parcheggi degli autobus – vanno da un minimo di 15 minuti a un massimo di 45 minuti.

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Attualmente, chi non si fosse iscritto attraverso la propria parrocchia, ma desiderasse partecipare alla Santa Messa di sabato pomeriggio, ha la possibilità di registrarsi o attraverso l’app gratuita “Papa Milano 2017” o compilando un modulo on line su www.chiesadimilano.it.  Da ricordare che a chi si è iscritto in precedenza, cioè attraverso le procedure parrocchiali, sarà comunque data priorità per l’ingresso al Parco e avrà controlli di sicurezza molto più veloci.

In generale, soprattutto per le iscrizioni “last-minute”, si ricorda che in tutta la città di Monza il traffico veicolare privato sarà interdetto, ad eccezione dei mezzi di soccorso ed emergenza, dalle ore 8.30 alle ore 20.00 (quindi, chi si è iscritto on line, deve muoversi in treno e, dalle stazioni di approdo, raggiungere il parco a piedi). In caso di necessità saranno presenti gruppi di volontari che si occuperanno dell’accoglienza, del servizio d’ordine e dell’animazione, favorendo gli accessi lungo il Parco. Per tutte le altre esigenze o per le emergenze saranno ovunque presenti le Forze dell’Ordine e i sanitari. Saranno inoltre disponibili 4 aree di primo soccorso.

«È molto bello che la nostra diocesi di Como abbia accolto con tanto slancio l’invito a essere presenti alla Santa Messa celebrata dal Santo Padre: una partecipazione ben oltre le aspettative. È un buon segno di partecipazione ecclesiale. La diocesi di Como si è sentita coinvolta e chiamata in prima persona: quindi vuol dire che vogliamo bene al Papa!». Questo il pensiero del vescovo monsignor Oscar Cantoni il quale aggiunge che «chi sarà presente a Monza rappresenterà un’avanguardia dell’intera diocesi. Per questo è importante che la partecipazione a questo evento venga inserita nel cammino pastorale ordinario». È auspicio del Vescovo che uno dei frutti della visita del Santo Padre Francesco alle Chiese di Milano e della Lombardia sia la ripresa, lo studio e l’interiorizzazione dell’esortazione apostolica  Evangelii Gaudium. «Il Papa – sottolinea monsignor Cantoni – non si deve solo applaudirlo, ma anche ascoltarlo, per mettere in pratica le sue parole. Tra l’altro l’approfondimento della Evangelii Gaudium è la grande consegna che il pontefice ha fatto alla Chiesa italiana durante il Convegno ecclesiale di Firenze a novembre 2015». Rinnovare e rendere concreta questa sollecitazione è «una testimonianza bella di amore per il papa – conclude il Vescovo –. Un modo per far arrivare al Santo Padre, da parte nostra, un gesto concreto di vicinanza e condivisione del suo stile e delle sue proposte».

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