Lunedì 10 aprile, Lunedì della Settimana Santa, torna, come tradizione, la “Via Crucis” per le strade della città di Como: momento presieduto dal Vescovo, monsignor Oscar Cantoni, e al quale sono invitati in modo particolare, pur essendo aperta a tutti, i giovani. Quest’anno «i temi scelti per accompagnare il cammino di meditazione su episodi della Passione di Gesù – ci spiegano dalla Pastorale giovanile del Vicariato di Como Centro, che ha pensato e coordinato i contenuti e le modalità di svolgimento dell’appuntamento del 10 aprile – saranno naturalmente i giovani, guardando in prospettiva anche al Sinodo convocato per il 2018, e le migrazioni, fenomeno globale che sta investendo in pieno la nostra diocesi e Como stessa, con il suo essere da sempre terra di passaggio, terra di frontiera».

Il ritrovo sarà alle ore 20.30 alla chiesa di San Rocco, uno dei contesti più significativi per la città sul fronte migratorio: ci troviamo nel cuore di un quartiere multietnico; a pochi metri dalla chiesa, in via Regina, è stato allestito il “Centro di accoglienza temporaneo per i migranti”; nell’androne della struttura dell’Oratorio, di notte, trovano riparo molti senza tetto, quasi tutti di origine straniera. Un luogo-simbolo, dunque, una “periferia” viva e vivace da conoscere e abitare. Ricco anche il testo della “Via Crucis”, che non seguirà lo schema tradizionale delle quattordici stazioni, ma proporrà cinque tappe.

La prima, appunto, nella chiesa di San Rocco, avrà come passo evangelico di riferimento “l’unzione di Betania”. Da San Rocco, percorrendo via Milano, si arriverà davanti alla chiesa di San Bartolomeo – ricordando la figura del beato Giovanni Battista Scalabrini, il vescovo dei migranti, che qui fu prevosto – il “quadro” meditato riguarderà Pilato. Poi, attraverso via Cadorna, il terzo punto di sosta sarà il crocicchio fra le vie Croce Rossa, Italia Libera e Antonio Gramsci: qui ci sono diverse scuole (dal nido alle superiori…), la sede della Croce Rossa e quella della Questura (realtà coinvolte direttamente sul fronte dell’accoglienza umanitaria e su quello della raccolta dati per il riconoscimento dei migranti e la compilazione delle domande di asilo…). L’episodio al centro della riflessione sarà quello di Simone di Cirene. L’incontro fra Gesù e le donne sarà invece al centro della quarta tappa, in via Sant’Abbondio, di fronte a una nota discoteca cittadina, molto frequentata, soprattutto dai giovanissimi. La conclusione, infine, sarà nella basilica di Sant’Abbondio (la chiesa dedicata al patrono della città e della diocesi, il cui chiostro è sede universitaria dell’Ateneo dell’Insubria): Gesù in Croce, in dialogo con sua madre e Giovanni.

Le meditazioni sul vangelo, lette da voci diverse, saranno a cura di don Roberto Malgesini (della comunità pastorale Beato Scalabrini-Como), di suor Mirela Jaku (religiosa scalabriniana collaboratrice della Pastorale diocesana Migrantes), di una medico coinvolta in progetti di accoglienza, di un gruppo di giovani, di alcuni studenti universitari. Sarà poi il Vescovo Oscar a chiudere con la riflessione finale, nel corso della quale inviterà i giovani a partecipare numerosi all’iniziativa “Cattedrale dei giovani”, da lui fortemente voluta e in programma a partire dal 21 aprile.