Nei giorni in cui l’Osservatorio giochi del Politecnico di Milano diffonde dati allarmanti sull’azzardo in Italia, con un aumento dei giocatori nella misura del 15% e il volume delle perdite, per chi gioca, che ha raggiunto quota 1 miliardo di euro e oltre, arriva la notizia che il Comune di Montagna in Valtellina, alle porte di Sondrio, premia quegli esercizi pubblici che decidano di eliminare le famigerate macchinette slot e video lottery dal proprio locale. Con un’ordinanza firmata all’unanimità da giunta e consiglio gli esercenti virtuosi si vedranno azzerare la tassa rifiuti per tutto il 2017. Una decisione simile era stata presa, nei giorni scorsi, anche dall’amministrazione di Livigno: tassa rifiuti dimezzata per un triennio ai locali slot free. Il tema del gioco d’azzardo legale, definizione già in sé contraddittoria, è al centro dell’attenzione in provincia di Sondrio, dove le realtà istituzionali ed educative stanno proponendo campagne informative rivolte soprattutto ai più giovani e agli anziani. Interessante anche l’iniziativa dell’Università della Terza Età di Tirano, che all’argomento ha dedicato il più recente dei suoi incontri. Secondo gli ultimi dati disponibili ogni macchinetta incassa, al mese, 9mila euro: di questi 500 restano all’esercente che l’ha istallata. Lo Stato, ogni anno, ha introiti dal gioco d’azzardo legale, pari a 8 miliardi: molto poco rispetto al volume d’affari complessivo ed è una cifra pari alle spese affrontate per la cura dei pazienti che hanno sviluppato una dipendenza da gioco compulsivo. Da qui l’impegno dei Comuni. A Morbegno e Chiavenna, per esempio, i locali che abbiano video slot non possono fare richiesta di posizionare tavolini all’esterno. Iniziative diversificate, insomma, con un unico scopo: evitare che troppe persone cadano nella ludopatia.