Inizia la sera di venerdì 26 maggio, per concludersi il prossimo 24 giugno, il Ramadan, che, nel calendario islamico (composto 355 giorni) cade nel nono mese lunare dell’anno e ricorda il tempo nel quale il profeta Maometto ricevette una rivelazione dall’arcangelo Gabriele. Si tratta di un mese nel corso del quale i fedeli di religione islamica osservano il digiuno diurno (ne sono esentati i bambini, gli anziani, le donne in gravidanza e chi è malato): un digiuno che si rompe al tramonto. Il significato del Ramadan, considerato uno dei cinque pilastri dell’Islam, è quello di purificarsi da tutto ciò che, nel mondo materiale, è corrotto e corruttibile: il digiuno insegna all’uomo il dono di autodisciplina, l’appartenenza a una comunità, la pazienza e l’amore per Dio.

«Carissimi fratelli e sorelle di fede islamica – scrive il Vescovo Ambrogio Spreafico, Presidente della Commissione Episcopale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Conferenza Episcopale Italiana – la pace sia con voi! In occasione del sacro mese di Ramadan è proprio questo l’augurio e la preghiera che sentiamo di voler condividere con voi e con tutti gli uomini e le donne di buona volontà, perché cessino guerre e violenze di ogni sorta e sia stabilita quella pace di cui il mondo ha bisogno». Si tratta del testo che la Commissione CEI ha inviato ai fedeli musulmani presenti in Italia per l’inizio del Ramadan. «Siamo tutti consapevoli – prosegue monsignor Spreafico – di quanto sia necessaria la collaborazione di tutti, per costruire una pace che sia reale e giusta, che sia destinata a durare nel tempo. È proprio per questo che rinnoviamo la nostra disponibilità e il nostro impegno a creare occasioni di incontro e di conoscenza, di amicizia e di condivisione: perché le nostre comunità possano unire il loro sguardo verso un presente e un futuro di pace e di convivenza tra le fedi e tra i popoli». Il Vescovo Ambrogio conclude la sua riflessione affermando che «All’unico Dio, Clemente e Misericordioso, affidiamo il sacro mese di Ramadan, le vostre e le nostre comunità, il cammino che abbiamo fatto e quello che ancora potremo e vorremo fare insieme. Ramadan mubarak, Ramadan benedetto a tutti!».