Teresio Olivelli (Bellagio, 7 gennaio 1916 – Hersbruck, 17 gennaio 1945) sarà beatificato il prossimo 3 febbraio. Di seguito pubblichiamo la nota del vescovo di Vigevano, mons.  Maurizio Gervasoni,   che ne dà l’annuncio ufficiale. Chi desiderasse conoscere meglio la figura del “ribelle per amore” clicchi qui.

Sono lieto di annunciare ufficialmente che il Santo Padre, accogliendo l’istanza del Postulatore, avanzata in accordo con la Diocesi di Vigevano, ha disposto che il Rito di Beatificazione del Venerabile Teresio Olivelli, martire ucciso in odio alla fede cristiana, abbia luogo a Vigevano sabato 3 febbraio 2018. La cerimonia sarà presieduta dal Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, in qualità di Rappresentante del Sommo Pontefice. L’evento si svolgerà nel palazzetto dello sport di Vigevano alle ore 10.30.
La figura di Teresio Olivelli appare come costante e forte testimonianza della fede in Gesù Cristo, incarnata in opere di carità e di servizio soprattutto ai deboli e alle vittime della violenza e dell’odio. Tale testimonianza ha trovato compimento nel martirio subìto, ma anche accolto e voluto per accompagnare con la presenza di Gesù i compagni di prigionia destinati allo sterminio. In lui noi ammiriamo la presenza di Gesù che anche oggi offre al Padre per i fratelli la vita, perché il mondo abbia la salvezza. Questa testimonianza è stata percepita come odiosa a coloro che hanno fatto perire il suo corpo, ma non hanno ucciso il suo spirito. Teresio Olivelli è per questo proposto come esempio di autentico cristiano, che ha anteposto il Vangelo ad ogni ideologia, che è stato discepolo innamorato di Cristo ed apostolo appassionato della Chiesa. Un fedele laico, socio di Azione cattolica e della Fuci, la cui fede rigetta qualsiasi forma di male e di violenza. La sua eroica testimonianza cristiana è scomoda e ci scomoda, perché richiama il banco di prova della nostra sequela professata: l’amore incondizionato al prossimo. L’uccisione di Teresio, avvenuta nella fase finale della seconda guerra mondiale, si inserì nella strategia anticristiana del nazismo e fu una delle sue tante feroci risposte al messaggio di amore, di pace e di riconciliazione della Chiesa cattolica.
Quella del Vangelo è però una verità che va ben oltre la morte e i semi di carità e di misericordia, piantati dal giovane Teresio nell’orrore dei campi di concentramento, non sono andati dispersi. La Chiesa Vigevanese li ha amorevolmente custoditi e debitamente approfonditi in tutti questi anni, specialmente attraverso le varie tappe della Causa di beatificazione, ed è lieta di proporli solennemente, come ideali di vita cristiana realizzata e piena, nella celebrazione di Beatificazione: essa sarà un momento importante per la nostra Diocesi, per tante realtà ecclesiali e associative e per quanti saranno presenti, provenienti da diverse regioni, per condividere la nostra gioia in comunione di preghiera.
+ Maurizio Gervasoni, Vescovo