Nel 2016 dai tre Sert dell’ASST Lariana sono state assistite 2551 persone per dipendenze patologiche. Di questi  1925 erano tossicodipendenti, in aumento in tutti gli ambiti territoriali, ma in particolare a Como e soprattutto in carcere.

E’ lo specchio di una società sempre più fragile quello che emerge dall’analisi dei dati frutto dell’attività dei tre Sert (Servizi per le tossicodipendenze) in forza, dopo la riforma sanitaria, all’ASST Lariana, cioè: Como, Appiano GentileMariano Comense.

Una società in cui sempre più spesso vengono a mancare punti di riferimento significativi per i giovani, ma anche dai ritmi così forsennati da impedire a categorie sempre più ampie di tenere il passo. Così come campanello d’allarme è la crescente presenza di figure adulte fragili, sempre meno capaci di proporsi come guida e modello per tanti giovani che, sempre con maggiore facilità, rischiano di farsi attrarre da “altro” rispetto a scelte di responsabilità. E uno degli sbocchi possibili,  diventa proprio l’uso e abuso di sostanze.

«Da tempo ormai – spiega a Il Settimanale la dott. ssa Raffaella Olandese Direttore UOC Dipendenze ASST Lariana -, non abbiamo più a che fare con il tossicodipendente puro, ma di policonsumatori. La sostanza d’uso primaria prevalente è ancora l’eroina (63,8%) seguita dalla cocaina (26,3%, trend in aumento; 21,4% nel 2014) e dalla cannabis (8,7% con trend in diminuzione). La situazione si discosta per i soggetti più giovani, 15-24 anni, e per la popolazione detenuta . Nei giovani la sostanza prevalente è la cannabis  ma preoccupa l’aumento dell’eroina e soprattutto della cocaina (circa 20% per entrambe) con una tendenza generale al policonsumo associato spesso all’abuso di alcol. Tra i detenuti la sostanza primaria prevalente è invece la cocaina (circa il 45%) seguita dall’eroina (circa 32%). Questo si correla al fatto che più spesso la cocaina porta a comportamenti violenti e incontrollati e a conseguenti reati penali».

I soggetti seguiti per alcol dipendenza  sono stati 461, numero sostanzialmente stabile.

In aumento anche i giocatori d’azzardo, con la presa in carico di 145 giocatori patologici: «Un trend, quello del gioco patologico – conclude la dott. ssa Raffaella Olandese – che dopo un temporaneo calo nel 2015 (118), è tornato in aumento come per le precedenti annualità» .

Non si dimentichi che Como è la seconda città italiana dopo Pavia per spesa pro-capite in gioco d’azzardo.

Il servizio completo con tutti i dati e l’intervista alla dottoressa Raffaella Olandese sul numero in uscita de Il Settimanale