Dopo una breve malattia, questa mattina Giovanni Bianchi è tornato alla casa del Padre. Politico, fondatore del Partito Popolare Italiano ed ex presidente delle Acli, le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani, Giovanni Bianchi è stato uomo di cultura, intellettuale squisito ed appassionato, filosofo e poeta.

“Con Giovanni Bianchi se ne va un grande uomo e un grande presidente delle Acli – afferma Roberto Rossini, presidente nazionale delle Acli -. Un uomo che, nonostante i numerosi e importantissimi incarichi a livello politico nazionale, è rimasto sempre attaccato alla nostra associazione. Era con noi anche nell’ultimo incontro di spiritualità delle Acli a Bose. Con lui, se ne va un amico e una guida”.

Giovanni Bianchi era nato a Sesto San Giovanni il 19 agosto del 1939 e si era laureato in Scienze Politiche presso l’Università Cattolica di Miano. Dopo aver ricoperto importanti incarichi nelle Acli a livello regionale succede a Domenico Rosati come presidente nazionale dal 31 maggio 1987 al febbraio 1994.

La sua ricca esperienza nelle Acli lombarde gli consente di approfondire “il solco e la radice” delle Acli: il cattolicesimo sociale e politico. Di qui il suo richiamo all’esperienza di Luigi Sturzo e alla spiritualità di Giuseppe Dossetti.

Se durante la Presidenza di Rosati le Acli erano pervenute alla consapevolezza del “cambio d’epoca”, con Bianchi si afferma esplicitamente la necessità di aprire una “nuova fase costituente” per il Paese.

Le esequie si svolgeranno domani martedì 25 luglio alle ore 16.00 presso la Chiesa di S. Stefano in Piazza Petazzi a Sesto San Giovanni.

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Fonte: www.acli.it