Di seguito riportiamo gli orari delle celebrazioni del tempo di Natale presiedute dal vescovo Oscar Cantoni.

NATALE DEL SIGNORE

24 Dicembre

“ Nella  ritualità natalizia, specie della messa di mezzanotte, avviene una specie di ritorno, imperfetto ma importante. Ciò pone problemi celebrativi e di annuncio: la capacità di non sprecare una occasione di “contatto” che può essere unica in un anno” (Felice Rainoldi).

  • ore 23.00: Veglia di preghiera
  • ore 24.00: Santa Messa Pontificale nella notte – PRESIEDE IL VESCOVO OSCAR

La Santa Messa sarà preceduta, anche quest’anno, da un tempo di preghiera con lettura della Parola di Dio, canti, brani strumentali, a cura della Cappella Musicale e della Commissione liturgica della Cattedrale. Conclusa la preghiera e dopo un tempo di prove di canto con l’assemblea, ha inizio la Messa della Notte. La celebrazione sarà aperta dal canto della Kalenda, l’annuncio del Natale che si legge, dal Martirologio, alla data del 25 Dicembre e che si presenta come una splendida ricapitolazione dell’attesa universale del giorno ormai giunto, del compimento dell’Avvento del Signore.

25 Dicembre

“ … In questo giorno celebriamo la venuta di Dio accanto agli uomini, perché noi uomini possiamo avvicinarci a Dio, o, meglio, perché possiamo ritornare a lui, dopo aver deposto la vecchia umanità ed essere diventati uomini nuovi. Loda Dio a gran voce con i pastori; canta l’inno a Dio insieme con gli angeli; esulta insieme con gli arcangeli. Si diffonda la gioia per l’universo intero, nei cieli e sulla terra” (San Gregorio Nazianzeno).

  • ore 10.00: Santa Messa Pontificale con Benedizione Papale – PRESIEDE IL VESCOVO OSCAR
  • ore 18.00: Vespri solenni con Benedizione Eucaristica

MARIA SS. MADRE DI DIO

31 Gennaio

  • ore 17.00: Santa Messa Pontificale in ringraziamento per l’anno trascorso e canto del Te Deum. – PRESIEDE IL VESCOVO OSCAR

Al termine di un anno civile, la Chiesa si rivolge al suo Signore con la celebrazione dell’Eucarestia e con il canto del Te Deum per rendergli grazie, lodarlo, domandare perdono e invocarne la benedizione.

1 Gennaio

“Oggi, la Chiesa celebra in modo speciale l’augusta prerogativa della divina Maternità, e conferita a una semplice creatura, cooperatrice della grande opera della salvezza degli uomini. Noi effondiamo oggi tutto l’amore dei nostri cuori verso la Vergine Madre, e uniamoci alla felicità che essa prova per aver dato alla luce il Signore suo e nostro. Durante il sacro Tempo dell’Avvento, l’abbiamo considerata incinta della salvezza del mondo; ora essa ha dato alla luce il Dio bambino; lo adora, ma è la Madre sua. Ha il diritto di chiamarlo suo Figlio; e lui, per quanto Dio, la chiamerà con tutta verità sua Madre.” (P. Guéranger, L’Anno liturgico)

Alla solennità della SS. Madre di Dio, la principale delle festività mariane dell’anno liturgico, è unita la Giornata Mondiale della Pace.

  • ore 16.00: Vespri solenni capitolari.
  • ore 17.00: Santa Messa Pontificale. Preghiera per la pace e affidamento della Città e della Diocesi alla Madre di Dio – PRESIEDE IL VESCOVO OSCAR

EPIFANIA DEL SIGNORE

Cristo Gesù, vero Dio e vero Uomo (secondo il significato mistico dei doni recati dai Magi), ha abbattuto le barriere, vuole il superamento dei particolarismi di contrapposizione, fa crollare i muri di separazione tra vicini e lontani. E la Chiesa è chiamata ad essere la luminosa Gerusalemme nuova dell’incontro di tutti i cittadini del mondo (Is 60, 4)”. (F. Rainoldi)

6 Gennaio

Durante la celebrazione eucaristica, appena dopo la proclamazione del Vangelo, è previsto il solenne “Annuncio della Pasqua”. L’Epifania è una festa della redenzione e la sua pienezza si avrà negli eventi pasquali. In questo contesto, la manifestazione del Signore ai Magi appare come il primo atto di una sequenza di epifanie-manifestazioni che sono il tessuto dell’intera esistenza terrena di Cristo. Lui, luce del mondo, è la meta finale della storia, il punto di arrivo di un esodo, di un provvidenziale cammino di redenzione, che culmina nella sua morte, risurrezione e ascensione al cielo. Per questo, nella solennità dell’Epifania, la liturgia prevede l’ Annuncio della Pasqua: l’anno liturgico, infatti, riassume l’intera parabola della storia della salvezza, al cui centro sta il Triduo del Signore crocifisso, sepolto e risorto.

“Nella provincia d’Egitto si osserva questo costume di antica tradizione: compiuto il giorno dell’Epifania il pontefice d’Alessandria invia delle lettere a tutte le chiese d’Egitto, nelle quali sono fissati  sia l’inizio della Quaresima che il giorno di Pasqua, non solamente in tutte le città, ma anche in tutti i monasteri” (Cassiano, Conlationes, X, 2).

  • ore 16.00: Vespri solenni capitolari
  • ore 17.00: Santa Messa Pontificale. Annuncio del giorno di Pasqua e delle feste mobili – PRESIEDE IL VESCOVO OSCAR