Il detto popolare “Epifania tutte le feste le porta via” perde il suo significato se si pensa al Natale ortodosso. Mentre molti ritengono infatti che il Natale si festeggi solo il 25 dicembre, vi è una popolazione considerevole di cristiani nel mondo che lo celebra il 7 gennaio.
A causa di una differenza nei calendari, il 6 gennaio segna la vigilia di Natale per molte chiese ortodosse e Natale viene appunto celebrato il 7 gennaio che quest’anno cade di domenica.

La ragione di questa differenza si trova nel fatto che la maggior parte delle chiese ortodosse di tutto il mondo utilizza il calendario Giuliano, creato sotto il regno di Giulio Cesare nel 45 a.C., e non ha quindi adottato il calendario gregoriano, proposto da papa Gregorio nel 1582. Ed ecco che il 25 dicembre del calendario Gregoriano viene a cadere, per il calendario Giuliano, esattamente 13 giorni dopo.
Si tratta pertanto di una questione di calendario. Per i cristiani ortodossi che hanno adottato il calendario gregoriano il Natale cade infatti tradizionalmente il 25 dicembre, così come il 6 gennaio si festeggia l’Epifania. Per quanti sono invece rimasti legati a calendario Giuliano, l’Epifania cade il 19 gennaio. Anche quello un momento molto particolare per la comunità ortodossa.

Il S. Natale ortodosso viene celebrato a Como dalla chiesa dei S Apostoli Pietro e Paolo del patriarcato di Mosca domenica 7 gennaio, alle ore 9.30 alle ore 12.30, presso la chiesetta di via Castelunovo 1, all’interno del parco del S. Martino. Mentre la stessa celebrerà il Battesimo ortodosso 19 gennaio con la S. Messa dalle ore 10.00 alle ore 12.30 presso la chiesa di S. Martino, a Como, cui seguirà il rito della Benedizione delle acque, a Madesimo, alle ore 16, con l’immersione nella sorgente, in via Emet 12.

Un momento del rito della benedizione delle acque, lo scorso anno, a Madesimo

La Chiesa greco-cattolica ucraina (Chiesa di rito orientale in comunione con la Chiesa di Roma) ha invece celebrato la S. Messa il giorno dell’Epifania in S. Donnino, a Como, alla presenza del vescovo Oscar Cantoni, come mostra l’immagine che segue.