“Operaio di sogni – Quasimodo racconta Quasimodo”. Oggi pomeriggio, alle ore 18.00, con ingresso libero, presso il Salone “Enrico Musa” dell’Associazione Culturale “Giosuè Carducci” di Como, in via Felice Cavallotti 7, sarà Alessandro Quasimodo, figlio del Premio Nobel per la Letteratura nel 1959 Salvatore, a proporre un recital-monologo nel corso del quale verrà ripercorsa l’opera letteraria del padre, massimo esponente della poesia ermetica italiana.

Salvatore Quasimodo alla cerimonia di assegnazione del Premio Nobel per la Letteratura nel 1959

Alessandro, attore e regista teatrale, darà voce a Salvatore, in una piece già rodata e che approda a Como dopo il successo riscosso, in queste ultime settimane, nelle nuove rappresentazioni messe in scena a Milano, città d’adozione dei Quasimodo, dove Alessandro è nato (classe 1949) e dove le spoglie di Salvatore sono tumulate, presso il Cimitero Monumentale. «Operaio di sogni» è la definizione che Quasimodo diede si se stesso ed è anche il titolo di una biografia per immagini realizzata nel 2009, per ricordare i 50 anni dall’assegnazione del Nobel.

Il recital di oggi pomeriggio è un «racconto in punta di piedi di un uomo che visse l’intera propria esistenza con grande irrequietezza – sottolinea il figlio Alessandro –. La vita di mio padre è stata difficile, piena di ombre e di luci. Un uomo per il quale la poesia fu sin da giovane un pensiero fisso, una vocazione, che perseguì nonostante la disapprovazione di suo padre… Arrivò a trasferirsi a Roma, dalla Sicilia, per poter coltivare gli interessi letterari, a costo di una vita magra e piena di difficoltà».

Dalle parole di Alessandro si riascoltano i versi di Salvatore e i racconti di come nacquero alcune delle sue poesie. A partire anche dalla sua formazione scientifica (intraprese, infatti, gli studi di ingegneria), che non fece mai venire meno la passione poetica. Una narrazione attenta, delicata e sincera che guarda dal di dentro anche il grande amore che il poeta ebbe per la danzatrice, attrice e scrittrice Maria Cumani (che sposò in seconde nozze nel 1948, dopo due anni di vedovanza: è le la mamma di Alessandro), testimoniato da molte lettere e poesie a lei dedicate. O la profonda amicizia che lo legarono al giurista, musicologo e letterato Salvatore Pugliatti, e soprattutto al politico e docente Giorgio La Pira. Proprio il legame di amicizia con La Pira è al centro di un libro che li accosta definendoli entrambi “operai”: uno “di sogni” (Quasimodo), l’altro “di Vangelo” (La Pira).

La rappresentazione di oggi pomeriggio apre ufficialmente la rassegna 2018 del Teatro Carducci, dal titolo “Novecento in luce”. Sempre oggi viene presentata la costituzione del “Club Amici Salvatore Quasimodo” di Como, che ha, come fondatori, Miriana Ronchetti, lo stesso Alessandro Quasimodo, Vincenzo Guarracino, Lorenzo Maria Bottari, Gabriele Uboldi, Ester Zuercher Camponovo e Katherine Rovelli. L’Associazione “Giosuè Carducci” sarà partner di questo progetto, mettendo a disposizione la propria sede per i vari e futuri appuntamenti “quasimodiani”. Per questo 2018 sono già programmati convegni, mostre, seminari e documentari per commemorare i 50 anni dalla morte del poeta avvenuta il 14 giugno 1968. Per maggiori informazioni su questa iniziativa e sulla stagione teatro: www.associazionecarducci.it; segreteria (Cinzia Galli), telefono 031.267365.