La Diocesi di Como aderisce alla Giornata di preghiera e digiuno per la pace in Repubblica Democratica del Congo e Sud Sudan indetta da Papa Francesco per il 23 febbraio prossimo.

Una traccia di preghiera da utilizzare per la Giornata, insieme ad altro materiale di approfondimento, è a disposizione sul sito dell’Ufficio diocesano per la liturgia all’indirizzo www.liturgiacomo.org (CLICCA QUI) mentre una video intervista a Matteo Perotti, missionario laico della diocesi di Como a Wau è disponibile sul canale Youtube de Il Settimanale.

Il Papa ha invitato anche “i fratelli e le sorelle non cattolici e non cristiani ad associarsi a questa iniziativa nelle modalità che riterranno più opportune, ma tutti insieme”. “Rivolgo un accorato appello perché anche noi ascoltiamo questo grido e, ciascuno nella propria coscienza, davanti a Dio, ci domandiamo: ‘Che cosa posso fare io per la pace?’ – ha detto il Papa -. Sicuramente possiamo pregare; ma non solo: ognuno può dire concretamente ‘no’ alla violenza per quanto dipende da lui o da lei. Perché le vittorie ottenute con la violenza sono false vittorie; mentre lavorare per la pace fa bene a tutti!”

Proprio l’intenzione di preghiera per la pace in Congo e Sud Sudan sarà al centro della celebrazione di venerdì 23 febbraio, alle 13.15, in Duomo a Como. Presiede il vescovo Oscar Cantoni.

 

QUARESIMA 2018: BORSE DI STUDIO PER GLI STUDENTI DI WAU

Grazie alla presenza in loco di Matteo Perotti (nella foto), laico missionario della nostra Diocesi, continua il pluriennale impegno della Caritas Diocesana nel sostegno alla popolazione sud sudanese nella Diocesi di Wau. Docente universitario di matematica, alla Facoltà di agraria dell’Università cattolica locale, e insegnante in un liceo gestito dai salesiani, Matteo – originario della parrocchia di S. Agata – è stabilmente in Sud Sudan dal 2011. Il progetto finanziato tramite le offerte raccolte durante la Quaresima prevedono attività di sostegno allo studio degli universitari parallelamente agli interventi di alfabetizzazione degli adulti e di scolarizzazione minima dei bambini, anche grazie al supporto degli universitari stessi che fungono da insegnanti. Le attività di alfabetizzazione si abbinano inoltre a laboratori di manifattura in cui le donne imparano a produrre piccoli manufatti da vendere localmente. Da alcuni mesi le attività si sono estese anche agli sfollati accolti nei campi allestiti nella città di Wau. Euro 5.000.