Como rivive, martedì 6 marzo, alle ore 11, con una cerimonia presso il Cimitero Monumentale, il tragico epilogo seguito agli scioperi del marzo del 1944 nella fabbriche del Nord Italia.

A incrociare le braccia, in città, furono in particolare alcuni dipendenti della tintoria Comense, poi diventata Ticosa, e della tintoria Castagna. Nove operai furono arrestati e deportati in campo di concentramento.

Alla cerimonia di martedì sarà presente Ines Figini, unica deportata ancora in vita, che pagò, allora ventiduenne, l’aver preso le difese di altre lavoratrici e per questo visse il dramma di Mauthausen, Auschwitz e Ravensbruck. Accanto a lei celebreranno la ricorrenza le autorità cittadine, i familiari dei deportati, l’Associazione nazionale partigiani d’Italia, l’associazione Schiavi di Hitler e l’Istituto Perretta.

Ricordiamo che Ines Figini (rivedi qui l’ultima intervista al Settimanale) è stata insignita dell’Abbondino d’Oro nel 2004 e dell’onorificenza di Commendatore dall’ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel 2007.