La sede comasca del comitato “Scienza&Vita” ha accolto l’invito alla preghiera lanciato dal vescovo di Carpi, monsignor Francesco Cavina, a pregare per il piccolo Alfie Evans.

Monsignor Cavina è stato delegato da papa Francesco a seguire la vicenda e i rapporti tra Segreteria di Stato e la famiglia Evans. Ecco quanto scrive Cavina: “Solo la forza della preghiera potrà sciogliere i cuori e sbriciolare muri che ora sembrano insormontabili”. Mons.Cavina non ha esitato a utilizzare parole molto dure: «Il piccolo Alfie Evans è condannato a morte da una sentenza di secondo grado dell’Alta Corte Inglese. I genitori stanno lottando per la vita del loro bambino. Il Papa ha ricevuto in udienza il padre. Gli ospedali Bambino Gesù e Gaslini sono pronti a prendersi cura del piccolo paziente al quale però è proibito lasciare il Paese. È la sua ultima speranza».

Proprio pochi minuti fa la madre di Alfie ha scritto: “Ad Alfie è stato assicurato l’ossigeno e l’acqua! È sorprendente. Non importa cosa accadrà, ha già dimostrato che i medici si sbagliano”. Lo ha scritto, alle 10 di questa mattina, in un post su Facebook la mamma di Alfie Evans, Kate James, nel quale ha inserito anche una foto del piccolo e sottolineato: “Come appare bello”.

Nel frattempo la Corte Suprema di Inghilterra ha negato l’appello dei genitori di Alfie di esaminare il caso per un nuovo pronunciamento, in quanto sia l’ospedale Alder Hey che i gradi precedenti di giudizio impedivano la libertà di circolazione ad un cittadino, i cui genitori desiderano che si faccia curare in Italia.

Alla Corte europea per i diritti dell’uomo è stato chiesto di prendere in esame il caso, visto che si impedisce ad un cittadino europeo – ad Alfie è stata riconosciuta la cittadinanza italiana – la libera circolazione e il diritto di farsi curare in ospedale di sua scelta. La Corte europea ha rigettato questa richiesta.

«Noi non abbiamo potere – osservano da Scienza&Vita – ma crediamo sia necessario ricorrere all’arma dei credenti: la preghiera. Per questo don Flavio Feroldi, Arciprete della Cattedrale di Como, ha accolto la nostra richiesta di recitare un santo rosario nella chiesa di san Giacomo e di invitare tutti i cristiani di buona volontà a unirsi a noi».

Le città che ad oggi hanno aderito all’appello: Como, Verona, Reggio Emilia, Genova, Imperia, La Spezia, Arezzo, Siena, Brescia, Mondolfo (PU), Savigliano (CN), Rimini (in aggiornamento).