Una comunità in fermento. È quella di Andrate di Fino Mornasco che domenica 10 giugno vivrà la solenne cerimonia di consacrazione della chiesa di San Bartolomeo.

Il programma della giornata prevede il ritrovo in piazzetta alle ore 9.30, alle ore 10.30 il vescovo Oscar aprirà ufficialmente la chiesa e darà inizio alla S. Messa solenne di consacrazione.

Al termine della celebrazione verrà offerto un rinfresco dalla comunità parrocchiale. Seguirà un pranzo insieme al vescovo e ai sacerdoti che hanno condiviso parte della loro storia con Andrate.

Per prenotare il pranzo è necessario contattare: Pino Mandaglio 349-3595463, Antonietta Ienco 340- 2459121.

Al piano superiore della nuova chiesa sarà possibile visitare la mostra fotografica “Andrate, ieri e oggi” realizzata dall’associazione Fotoamatori.

Vi proponiamo una breve descrizione architettonica della chiesa redatta dagli architetti Daniele Lissi e Matteo Mornata:

“La prima impressione che si ha, osservando la planimetria generale, è quella di due segni importanti sul territorio: la pianta quadrata della chiesa e un ampio arco circolare che la cinge. Sono gli elementi esterni rappresentati dalla vasca d’acqua e dal giardino dei profumi e dei colori che “proteggono” l’edificio sacro dal tessuto urbano circostante, con un tentativo quasi di “separazione”, di uno “stacco necessario” tra la vita quotidiana e la dimensione sacra. Tale stacco è sottolineato dalla rotazione dell’edificio (un quadrato in pianta) che mostra la facciata principale frontalmente rispetto al punto privilegiato di accesso, non allineandosi con nessuna strada né alcuna casa circostanti.

Questa apparente “chiusura e separazione” è contraddetta e controbilanciata dal grande sagrato, il quale, se da un lato è in leggera pendenza a salire, dall’altro con la sua giacitura radiale accoglie e rimanda in tutte le direzioni, crea e costringe ad un ritmo non ordinario di deambulazione, rallenta lo sguardo del passante, invita ad osservare la facciata; ecco l’apertura, con gli elementi della natura, acqua e fiori che introducono “gradualmente ad un ‘agire altro’: contemplativo, festivo, rituale.

Un’altra presenza fondamentale all’interno del sagrato è il grande albero: la quercia. È un richiamo biblico forte al grande padre Abramo e all’episodio delle querce di Mamre: è simbolo di grande accoglienza dello straniero, del diverso, per il quale Abramo si fa subito premuroso. I padri della chiesa hanno da sempre letto in questo episodio la presenza di Dio in tre persone, e quindi il mistero della Trinità che abbiamo celebrato la settimana scorsa.

Il grande albero vuole anche interpretare il genius loci della comunità di Andrate, la sua grande apertura, il calore e la sollecitudine con cui accoglie coloro che arrivano da lontano e l’integrazione, seppur difficile, che c’è stata tra chi oggi abita questo luogo. La quercia vuole interpretare anche questa caratteristica apertura, inscritta nel DNA della “storia popolare”.

Il ruolo di elemento di richiamo festoso è lasciato al campanile. Il campanile è una lama che riprende, con modalità rinascimentali e barocche, le misure della chiesa: l’altezza corrisponde alla larghezza della facciata, 18.30 metri, la larghezza dell’asta diagonale all’altezza della facciata stessa, 11 metri. La sua altezza, che si staglia nella modulare altezza di 8-9 metri delle case dell’intero borgo, connota il valore ascensionale della fede cristiana ed evidenzia il primato della religione nel vissuto quotidiano.

Molto si potrà vivere il prossimo 10 giugno, cogliendo la passione che crediamo di averci messo in questi anni e l’orgoglio di una comunità a cui questa chiesa è donata. Senza dimenticare che se è stato possibile realizzare l’opera ciò è frutto sì dello sforzo economico di tanti, ma anche del contributo essenziale della CEI, attraverso quell’8 per mille cui tutti noi contribuiamo”.

La chiesa durante le fasi di costruzione

Tra gli appuntamenti che anticiperanno la consacrazione da segnalare quello di venerdì 1 giugno, alle ore ore 21, presso il teatro “Il Mulino” di Fino Mornasco. La Compagnia teatrale di Fino “La ‘Nzilicata” presenterà: “Emigrazione ieri Emigrazione oggi”. All’interno della serata verrà offerto dal Centro Studi Sociali contro le mafie “Progetto San Francesco” un defibrillatore per la nuova chiesa.