Il progetto Tuttidappertutto, che ha messo in rete 14 attori pubblici e privati per promuovere in Valtellina e Valchiavenna un turismo per tutti, sociale, sostenibile e accessibile, con una maggiore attenzione e consapevolezza delle necessità di ogni visitatore, approda in Alta Valle.

«Parlare di turismo accessibile in Valtellina non vuol dire far andare le persone disabili in montagna, ma accogliere tutti, e in particolare le persone con fragilità, in base alle necessità di ciascuno – spiega Walter Fumasoni, presidente di Tecnici senza barriere, associazione capofila del progetto –. Con Tuttidappertutto andremo sì a creare con azioni strutturali sentieri e strutture accessibili dal punto di vista materiale, ma soprattutto garantiremo una rete di persone e una comunità accogliente. In Valtellina possiamo fare un tipo di turismo diverso, dove ci può stare anche un gradino per entrare in trattoria, ma dove vengono assicurati soprattutto attenzione e calore. La nostra gente, additata come chiusa, timida e riservata, ha questo aspetto valoriale del mutuo aiuto che la caratterizza ed è una grossa risorsa».

Il progetto Tuttidappertutto, già attivo da tre anni, è tra i vincitori del Bando volontariato 2018 promosso da Centri di Servizio per il Volontariato (CSV) della Lombardia, Comitato di Gestione del Fondo Speciale, Fondazione Cariplo e Regione Lombardia. E così ha potuto consolidarsi ed approdare in Alta Valle.

«Le azioni previste per consentire a tutte le persone di poter fruire delle nostre bellezze montane – sottolinea Massimo Pinciroli, vice direttore del CSV Monza Lecco Sondrio – vanno dalla mappatura sull’intera provincia di Sondrio di 15 sentieri, tre per ogni mandamento, da rendere accessibili e percorribili con la joelette o carrozzina da montagna, all’opportuna segnaletica, al valore aggiunto di stimolare la comunità affinché si trovino dei volontari che conducano le joelette. Nostro compito sarà quello di facilitare l’incontro tra i volontari accompagnatori e i beneficiari trasportati sulla joelette. Per poter fare tutto questo ci confronteremo con gli attori locali in ambito sociale, ambientale, turistico, culturale ed economico».

Il progetto prevede delle azioni specifiche sul territorio dell’Alta Valtellina, legate in particolar modo alla formazione dei giovani affinché abbiano l’opportunità di sperimentarsi in prima persona in attività di volontariato come l’accompagnamento in montagna di persone fragili, grazie alla joelette.

La rete dell’accoglienza di Tuttidappertutto unirà i sentieri accessibili con un contesto locale pronto ad accogliere le persone con disabilità: alberghi, ristoranti, rifugi di montagna, strutture caratteristiche dei nostri paesi. Col valore aggiunto di un sistema di volontari pronti a rispondere alla chiamata di chi vorrà visitare le montagne della provincia di Sondrio. Il tutto senza escludere nessuno, ma partendo dal presupposto che tutti debbano avere la possibilità di godere di tale bellezza.

«Con la joelette – gli fa eco Francesca Rogna, volontaria di Tecnici Senza Barriere – ho potuto vedere posti che mai avrei pensato di vedere prima ed è stato bellissimo godermi certi paesaggi».