Vertemate con Minoprio avrà presto un laboratorio di stireria sociale. Appare subito chiaro che l’intuizione è di quelle buone: dare vita ad uno spazio per creare “buon lavoro” e proporre un patto di lealtà con le persone bisognose. “Buon lavoro” per vivere con dignità e generare condizioni stabili per l’uscita dal bisogno e dalla povertà.

Ad avere l’idea e a piantare il primo seme è Carla Noseda, donna impegnata in parrocchia, che ne parla con Francesca Franchi che dirige i Servizi sociali del Comune; intanto il pensiero viene condiviso con il parroco don Ezio Morcelli, e ne viene informato il sindaco Maurizio Capitani.

Un momento della serata dello scorso maggio, quando, alla presenza di don Tullio Salvetti, incaricato diocesano per il “Sovvenire”, è stato presentato il progetto alla comunità

Il terreno si presenta subito fertile, ad ogni incontro soffia aria buona. Molte altre persone si avvicinano, mettono entusiasmo, competenze; si tesse una rete di crescita.

Il progetto si sviluppa concreto e allora si decide insieme di partecipare al concorso nazionale “TuttixTutti” (conoscilo qui), uno splendido servizio di promozione rivolto alle comunità parrocchiali di tutta Italia che intendono impegnarsi in progetti di utilità sociale a favore della propria comunità. Insieme a Vertemate ci si ascolta tutti per bene, ogni istituzione fa la sua parte, giovani e meno giovani offrono collaborazione.

567 erano i progetti partecipanti iscritti alla data di scadenza di fine maggio. Qualche giorno fa è avvenuta la proclamazione dei vincitori.

Vertemate con Minoprio, parrocchia SS. Pietro e Paolo ha ottenuto il quarto posto e 8 mila euro di contributo al progetto. Una volta di più la conferma che operare “tuttixtutti” dà ottimi frutti.

Il laboratorio avrà sede in alcuni locali forniti in comodato d’uso gratuito dall’Amministrazione comunale; i Servizi sociali segnaleranno le persone in stato di necessità. I cittadini, la comunità sarà chiamata alla disponibilità tangibile: fornire la materia prima da stirare, pubblicizzare l’attività, aiutare quando serve e lasciarsi coinvolgere in una associazione di sostegno alla stireria.

Ora si adegueranno i locali alle normative, bisognerà rendere operativo un laboratorio professionale. La strada è tracciata e la meta è chiara e vicina, da raggiungere insieme.