“La gestione del servizio è scaduta il 30 giugno, pertanto l’Oasi sarà chiuso in queste vacanze, speriamo di poterci rivedere a settembre”. È questa la dichiarazione comparsa ai primi di luglio sulla pagina facebook del centro di aggregazione giovanile (CAG) “Oasi” di Rebbio. Un’analoga comunicazione compariva, nelle stesse ore, sulla pagina del CAG “La Pineta” di Sagnino.

Da alcuni anni l’affidamento del servizio – gestito dal 2008 dalla Cooperativa Sociale Lotta contro l’Emarginazione  – veniva rinnovato con proroghe di sei mesi, l’ultima nel mese di gennaio 2018, voluta dalla giunta Landriscina. Così è stato fino al 30 giugno scorso quando, senza nessuna comunicazione di senso opposto ma senza che arrivasse un ulteriore proroga del servizio, gli operatori della cooperativa si sono visti costretti ad interrompere le attività in corso in un periodo, quello estivo, particolarmente ricco di iniziative. Dalla Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione pur non senza preoccupazione, provano a buttare acqua sul fuoco per evitare che la polemica possa divampare.

“Alzare i toni dello scontro in questo momento non serve a nessuno – confida Elisa Roncoroni, una delle operatrici della cooperativa – da parte nostra c’è la massima disponibilità a dialogare con l’amministrazione e contatti con l’assessore Galli ci sono stati nei giorni scorsi. Quello che a noi preme è soprattutto che il servizio possa riaprire a settembre e se ci sarà un bando certamente parteciperemo. Ma, lo diciamo chiaramente, la cosa più importante non è tanto chi gestirà il servizio, ma che i centri possano tornare alle loro attività il più presto possibile perché rappresentano un ammortizzatore del disagio sociale e luoghi di aggregazione fondamentali per questi quartieri”.

Sul tema sono intervenuti – sentiti da Il Settimanale – anche i parroci di Rebbio e Sagnino, le due parrocchie cittadine su cui insistono  “Oasi” e “La Pineata”.

“I centri di aggregazione giovanile rappresentano una risorsa importante per i territorio e speriamo possano continuare la loro attività”, concordano, ricordando come non vi sia alcun antagonismo tra centri giovanili e oratori.

“Il dialogo aperto con la cooperativa è continuo – spiega don Corti, parroco di Sagnino – e sono molte le iniziative che vengono promosse insieme, le ultime durante il Grest appena concluso. Più in generale La Pineta è un realtà ben inserita nella vita del quartiere, in dialogo non solo con noi ma con tutte le associazioni presenti e questo credo sia l’aspetto più importante. L’auspicio è che possa tornare presto all’attività”.

Anche don Giusto Della Valle, parroco di Rebbio, sottolinea la preziosa collaborazione con l’Oasi per far fronte a quella che viene riconosciuta come una delle “sfide” più urgenti a Rebbio: il lavoro di prevenzione del disagio su adolescenti e pre-adolescenti.

“Da anni – spiega don Giusto – lavoriamo insieme sia nell’organizzazione delle attività, come il doposcuola, che nella verifica e programmazione. Il confronto tra gli educatori dell’oratorio e quelli del Centro giovanile è costante”.

L’approfondimento completo su Il Settimanale in uscita