Un anno fa – durante le celebrazioni per la Madonna delle Lacrime – il vescovo Oscar Cantoni era intervenuto ufficialmente per la prima volta sul futuro del Santuario di Dongo e sull’annesso convento dopo la decisione dei Frati Francescani Minori di lasciare il centro. La scorsa settimana, sempre in occasione delle celebrazioni per il ricordo del miracolo, il vescovo ha indirizzato ai fedeli una lettera in cui fa il punto sulle decisioni prese in questi ultimi mesi e sui prossimi passi.

«Sono tuttora in corso – scrive il Vescovo – incontri di riflessione tra la Diocesi e i Superiori maggiori dei Frati Francescani, in modo di giungere prossimamente a delle conclusioni operative. È mia intenzione incontrare, nel corso dei mesi di settembre e ottobre, i sacerdoti del vicariato, per giungere a determinare un nuovo assetto stabile, in modo da permettere una vita regolare del Santuario e favorire la continuazione della spiritualità francescana ai diversi membri che la condividono già da tempo o che vorranno aderirvi in futuro».

Di seguito il testo integrale della lettera:

Carissimi fedeli,

non mi è possibile, purtroppo, questa mattina essere con Voi per celebrare l’Eucaristia nella festa del Vostro Santuario. Desidero, tuttavia, darvi un segno di vicinanza, ma anche portarvi a conoscenza della situazione attuale del Santuario e del Convento annesso.

Proprio un anno fa, come oggi, salutavamo con rammarico la partenza definitiva dei Frati Francescani Minori dal Convento, che ci hanno lasciato dopo una presenza di secoli. È stato spiegato il motivo della loro decisione, dovuta alla mancanza di vocazioni alla vita francescana. Abbiamo ringraziato la Comunità dei Frati per il bene che essi hanno seminato lungo gli anni, mentre ho assicurato che la vita attorno al Convento e soprattutto del Santuario mariano sarebbe proseguita, cercando tutte le possibili forme per una rivitalizzazione dell’insieme.

Un primo segno di novità è stato l’aver affidato da subito l’animazione del Santuario alla Parrocchia di Dongo, in modo speciale avendo nominato il parroco anche rettore del Santuario. Credo che questa scelta sia stata vantaggiosa e abbia contribuito ad unificare la parrocchia, senza distinguere i parrocchiani che frequentano il Santuario da quelli che di solito partecipano alle celebrazioni nella Chiesa parrocchiale.

La Madonna delle Lacrime di Dongo

Ringrazio poi i sacerdoti del Vicariato che hanno offerto la loro collaborazione per essere presenti a turno in santuario, nel corso della settimana, e per mettersi a disposizione, secondo un calendario prefissato, per attendere al ministero delle Confessioni. Scelta che spero perduri tuttora.

Attraverso varie riunioni e discussioni, a più livelli e con diversi responsabili, si è cercato di dare una configurazione precisa al convento e alla annessa biblioteca, mentre sono state aperte trattative anche con la Sovraintendenza alle Belle Arti, avendo riscontrato differenziate anomalie nei fabbricati.

Sono tuttora in corso incontri di riflessione tra la Diocesi e i Superiori maggiori dei Frati Francescani, in modo di giungere prossimamente a delle conclusioni operative. È mia intenzione incontrare, nel corso dei mesi di settembre e ottobre, i sacerdoti del vicariato, per giungere a determinare un nuovo assetto stabile, in modo da permettere una vita regolare del Santuario e favorire la continuazione della spiritualità francescana ai diversi membri che la condividono già da tempo o che vorranno aderirvi in futuro.

Le celebrazioni per la Madonna delle Lacrima a Dongo – Foto Damiano Marazzi

Nei prossimi mesi poi, una Peregrinazione della statua della Madonna di Gallivaggio (in Valchiavenna) raggiungerà i principali santuari mariani della Diocesi e tra questi anche il vostro di Dongo, nel quale accorreranno i membri delle Comunità parrocchiali per pregare insieme e affidare a Maria il buon esito del Sinodo diocesano (Testimoni e annunciatori della Misericordia di Dio) in questa fase delicata della consultazione e del discernimento comunitario.

Come vedete, anche se con difficoltà e lentezza, le non facili trattative sono proseguite ed è mio desiderio giungere a una decisione operativa che rifletta il bene possibile, così da riportare il Santuario ad una vita regolare, con la partecipazione anche di voi laici che, come nel passato, potrete offrire un po’ del vostro tempo e delle vostre competenze, garantendo così quella capacità di accoglienza di cui può vantarsi un Santuario oggi.

Mentre mi affido alle vostre preghiere, prego la Madre del Signore perché benedica ciascuno di voi e vi renda veri discepoli del suo Figlio.