Si chiama “La 500 gialla” ed è il nuovo gruppo di auto e mutuo aiuto per pazienti oncologiche nato all’interno dell’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia. L’iniziativa, promossa dall’Oncologia e dall’associazione Centro di Riferimento oncologico “Tullio Cairoli” onlus, ha preso ufficialmente il via il 24 gennaio, nel Day Hospital Medico Oncologico del presidio di San Fermo dalle 16 alle 18. Sono già dodici le donne che hanno scelto di aderire, ma il gruppo è aperto a nuovi ingressi, per condividere un percorso di conforto e sostegno reciproco.  Dopo il via di mercoledì sono in programma altri 5 incontri: il 21 febbraio, il 21 marzo, il 16 aprile, il 16 maggio, il 13 giugno. Tutti gli incontri sono gratuiti.

«Oltre all’aspetto sanitario, caratterizzato da un’offerta di cure mediche al top e dall’adesione a protocolli nazionali e internazionali – specifica Monica Giordano, primario dell’Oncologia del Sant’Anna e presidente dell’associazione -, l’Oncologia si prende cura dei pazienti a 360 gradi. È per questo che abbiamo da tempo avviato un percorso per ampliare le nostre proposte con iniziative che non sono solo opzionali ma attivano una reazione positiva alle cure che è scientificamente provata».

«All’interno del percorso oncologico – spiega la psicologa Paola Zavagnin – il gruppo può rappresentare un’occasione d’incontro e di confronto reciproco in cui poter condividere le proprie emozioni. Confrontarsi, ascoltare l’esperienza di altre compagne di strada può aiutare le donne ad accettare il cambiamento del corpo e ad affrontarlo in modo meno doloroso, vincendo la paura di toccare argomenti delicati che creano disagio e sofferenza, sapendo di non essere sole. Ciascuno reagisce in modo molto diverso alla diagnosi e ai trattamenti. Per questo può essere utile condividere le intense emozioni sperimentate, i dubbi e i pensieri che man mano emergono durante il percorso. Il confronto potrà̀ servire a dare voce ai pensieri, ad avere uno spazio per condividere ed esternare le paure, renderle meno pressanti e più comprensibili».

Per chi è mamma può̀ essere molto difficile vivere il ruolo di genitore e affrontare al contempo la malattia. «Molti genitori aggiunge la dott.ssa Zavagnin – scelgono di proteggere i figli dall’esperienza della malattia illudendosi che possano non accorgersi di nulla. In realtà̀, anche i bambini molto piccoli sono estremamente ricettivi ai discorsi dei grandi, alle emozioni che si respirano in casa, al linguaggio non verbale che si trasmette spesso inconsapevolmente. Per le donne che si sentono in difficoltà nel trovare le parole giuste per parlare della malattia, anche il gruppo può essere di supporto in questo passaggio delicato ma fondamentale. Condividere aiuta a sentirsi vicini e a dare speranza, rassicurare, esplorare paure e mobilitare energie e positività̀”.

Chi desiderasse ulteriori informazioni o fosse interessato a partecipare può contattare la psicologa Paola Zavagnin al numero 349.5762655.