“La nuova missione diocesana in Mozambico non deve essere vista come un prete in meno, ma come una possibilità in più”.

Abbiamo incontrato don Filippo Macchi a Grosio, nella parrocchia dove è vicario da 4 anni, all’indomani dell’annuncio del vescovo Oscar Cantoni della sua prossima partenza  per il Mozambico (si parla della primavera del 2020) dove avrà il compito di iniziare una nuova collaborazione missionaria nella diocesi di Nacala.

 

“Sono felice e fiero perché per il Vescovo e per tante persone nella diocesi la nuova missione è qualcosa di prezioso e importante”, racconta don Filippo. “Certo le preoccupazioni non mancano perché la strada davanti è lunga (prima della partenza don Filippo andrà in Portogallo per imparare la lingua ndr), ma nel mese di agosto ho fatto visita alla diocesi di Nacala insieme a don Alberto Pini, direttore del Centro missionario, e posso dire di aver respirato una piacevole aria di famiglia sia con i sacerdoti che con la gente. Anche i missionari fidei donum di Pordenone con cui vivrò nei primi mesi sono stati davvero accoglienti e ospitali”. 

«Don Filippo Macchi verso il Mozambico». L’annuncio della nuova missione diocesana

Ripetiamo a don Filippo la domanda che tanti gli stanno facendo in questi giorni: ma perché partire per l’Africa quando la missione è anche qui?

“A tutte le persone che mi dicono questa cosa (e sono tante!) rispondo con un altra domanda: cosa può far crescere me e la nostra diocesi? Certamente il bisogno di preti c’è qui come in Mozambico, ma non credo serva fare a gara a chi ha più bisogno. Sono convinto però che vivere questa esperienza missionaria oltre il nostro tradizionale orizzonte farà crescere me come prete e, alla fine, anche la nostra Diocesi. Sarà un segno importante che ci aiuterà a vivere la missione qui e a far crescere veri cristiani nelle nostre comunità”. 

Trovate l’intervista completa a don Filippo sul Settimanale in uscita giovedì 4 settembre.

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