Che cosa sappiamo della Casa Circondariale di Como, più familiarmente nota come il Carcere del Bassone? Aperta nel 1983 è costituita da due strutture detentive separate: una maschile ed una femminile. Secondo le indicazioni presenti sul sito dedicato del ministero della Giustizia (lo trovate qui) gli spazi al suo interno sono suddivisi in sei sezioni maschili, una sezione transessuali, una sezione infermeria, una sezione osservazione, una di semiliberi e autorizzati al lavoro esterno. Nell’edificio che ospita la caserma maschile sono presenti un bar-spaccio, la mensa agenti, una biblioteca agenti e alcune salette ricreative, la sala conferenza, gli uffici sindacali. La caserma femminile, separata, si trova nell’ala degli uffici della Direzione.

La capienza regolamentare è di 231 detenuti, in realtà gli “ospiti” sono 434, di cui 225 stranieri (dato aggiornato al 14 gennaio). La dicitura “Circondariale” indica che dovrebbero trovarvi collocazione in prevalenza detenuti del circondario e in regime di custodia cautelare, cioè in attesa di giudizio, invece più della metà (circa 270) sono i condannati in via definitiva, persone su cui è d’obbligo l’osservazione e il trattamento rieducativo. Un impegno non da poco da parte dell’istituto nel suo complesso, ed in particolare per l’area educativa.

Per conoscere da vicino questo mondo, le sue difficoltà, le realtà che lo animano e le risorse messe in campo per offrire nuove chance a chi ha sbagliato, la Biblioteca comunale di Como “Paolo Borsellino” ospita – venerdì 17 gennaio, alle ore 21 – una serata di conoscenza e approfondimento dal titolo “Vi raccontiamo il carcere”.

Interverranno:
Fabrizio Rinaldi (Direttore del Carcere del Bassone);
Padre Michele Rocco (Cappellano del Carcere del Bassone);
Patrizia Colombo (Homo Faber);
Federico Ioppolo (Vicepresidente Uisp Lombardia)
Concetta Sapienza (Vicepresidente Uisp Lariano)

Moderatore della serata:
Marco Gatti (Giornalista de “Il Settimanale della Diocesi di Como” e autore del libro “Un padre da galera. La strada, il carcere, mio figlio” – vedi qui)

La serata sarà l’unica iniziativa organizzata dal gruppo Carcere e Periferie per il Mese della Pace 2020 di Como.

Nella locandina che presenta l’evento il carcere del Bassone prende il posto della Biblioteca e di diversi edifici limitrofi per 3 motivi: mostrare quanto sia grande. Un quartiere, quasi una città dentro la città; riportare il carcere metaforicamente al centro di Como, del dibattito cittadino; far sì che entrando la sera di venerdì in biblioteca si possa virtualmente entrare nel Bassone. Lo si possa cioè conoscere. In Biblioteca sarà inoltre proposto un banchetto per acquistare materiale realizzato dai detenuti.

Trovate qui l’evento Facebook: https://bit.ly/2TlRLl1