Offrire alle persone senza dimora un riparo e un letto al caldo durante le notti invernali è solo un primo passo, un tassello dell’azione che una comunità consapevole e solidale ambirebbe a realizzare ma pur sempre un passo che anche quest’anno sta togliendo temporaneamente dalla strada moltissime persone che avrebbero dormito al freddo mettendo a rischio la propria vita, come hanno fatto e continuano a fare coloro che sono rimasti esclusi: perché tutti i posti letto predisposti dal “piano freddo” coordinato da Caritas – 40 nella struttura fissa di Via Sirtori e 50 nell’adiacente tensostruttura all’interno del Centro pastorale card. Ferrari – fino ad ora sono stati sempre occupati in turnazione.

Il “piano freddo” è giunto a metà percorso e, per l’impatto che ha avuto sulla comunità comasca con il coinvolgimento di tante persone e risorse, è bello condividere con tutti qualche informazione sull’attività svolta fin qui e sugli effetti che ha generato.

E’ questa anche un’occasione per chiarire ancora una volta in che modo il piano è stato concepito e articolato.

Il servizio conosciuto come “Emergenza freddo”, da 4 anni allestito nella struttura di Via Sirtori, è nato nel 2010 ed è promosso da Vicini di Strada – che raggruppa le associazioni che si occupano di grave marginalità (di cui la Caritas diocesana è parte) –  e dal Comune di Como.

A questi si aggiungono ogni anno altri enti, associazioni, gruppi informali e singoli cittadini: quest’anno ben 26 enti e oltre 450 volontari stanno collaborando nell’accoglienza degli ospiti e alcuni di loro si fermano per il presidio notturno.

A tutto il mese di gennaio il dormitorio Emergenza freddo ha ospitato 94 uomini e 12 donne.

L’ospitalità nella tensostruttura è stata invece aggiunta ad integrazione nel 2018 dalla Caritas diocesana – che se ne fa interamente carico dal punto di vista economico – ed è assicurata grazie alla collaborazione dei volontari dell’associazione Como Accoglie. A tutto il mese di gennaio ha offerto un riparo a 141 persone, tutti uomini.

Per co-finanziare il servizio nel dormitorio “Emergenza freddo” e far fronte principalmente alle spese di riscaldamento e alle utenze, è stato lanciato un appello per la raccolta fondi supportandolo con una campagna di comunicazione.

La raccolta fondi procede con dei buoni risultati ma non è ancora sufficiente a coprire le spese. E dunque rilanciamo l’invito alla cittadinanza perché contribuisca a sostenere il dormitorio invernale con una donazione a

FONDAZIONE CARITAS – “Solidarietà e Servizio” – ONLUS – IBAN IT87B0521610900000000003692 indicando nella causale: Dormitorio invernale – Emergenza freddo.

Ogni contributo, di piccola o grande entità, è prezioso. Grazie!

DI SEGUITO LE REALTA’ COINVOLTE NEI SERVIZI INVERNALI PER I SENZA DIMORA

Caritas diocesana di Como, ANPAS, ANA-Protezione Civile, Associazione Incroci (mensa serale Don Guanella),  Associazione Bambini in Romania, Azienda Taborelli, Cisom – Ordine di Malta, City Angels, Comune di Como, Comunità di famiglie alle Querce di Mamre, Croce Rossa Italiana Comitato della Provincia di Como, CSLS, Gruppo “Legami”, Lions Club Como Lariano, Ordine Francescano Secolare, Protezione Civile Colline Comasche, Protezione Civile e Solidarietà, Protezione Civile di Olgiate Comasco, Protezione Civile di Locate Varesino, Protezione Civile Prealpi, Protezione civile di Como, Scout Agesci, e altri enti del Coordinamento per la grave marginalità