Don Andrea Straffi, direttore dell’Ufficio diocesano Arte Sacra e collaboratore della comunità pastorale di Casnate e Bernate (Co), è risultato positivo al Covid-19. All’insorgere dei primi sintomi, don Andrea, che aveva già sospeso le attività pastorali come previsto dalle disposizioni diocesane, si è messo a riposo e si è sottoposto al tampone.

 

Il risultato è stato comunicato nel pomeriggio di oggi, sabato 7 marzo 2020. Al momento don Straffi si trova in ospedale, sottoposto a controlli e le sue condizioni di salute non destano preoccupazione. Sono stati attivati i protocolli sanitari previsti per chi è entrato in contatto con lui.

Il parroco di Casnate e Bernate, don Stefano Cadenazzi, si è posto in isolamento volontario preventivo, considerata la collaborazione quotidiana con don Andrea. In questi giorni di sospensione delle attività pastorali, don Cadenazzi è solito condividere con la comunità alcuni pensieri e riflessioni. Oggi ha puntualmente informato i parrocchiani dell’esito dell’esame di don Straffi. Riportiamo il testo del messaggio.

“Purtroppo don Andrea è risultato positivo al coronavirus. Mi sembra giusto che sia io a comunicarlo, chiedendo la vostra preghiera per lui, per tanti malati, per tanti che offrono il loro servizio in questi momenti. Da qualche giorno io ho cercato di rimanere il più ritirato possibile, vista la vicinanza con don Andrea, e continuerò a farlo nei prossimi giorni, secondo le indicazioni che verranno fornite. Una prova che rende ancora più grande la nostra offerta al Signore. Don Stefano”.

Questa sera è stato don Andrea stesso, con un post su Facebook, a mettersi in contatto con tutti.

“Cari amici, oggi pomeriggio quando aspettavo l’ambulanza, ho recitato l’ora media, che iniziava con questa antifona: State saldi nella prova. Nostra forza è la giustizia di Dio. Questa è l’unica certezza, che dà pace, anche in questi momenti. Per me e per voi. State vicini a don Stefano e uniti nella preghiera. Con affetto, don Andrea”.

In questo momento, che viviamo con fede e nella preghiera, si esprime fraterna vicinanza a don Andrea, pensando a tutti coloro che stanno affrontando questa emergenza (chi è malato, il personale medico, e infermieristico, i ricercatori, le istituzioni tutte), ricordando l’importanza di attenersi scrupolosamente alle indicazioni che giungono dalle autorità ecclesiastiche e civili.