Dopo quasi cinquant’anni di vita missionaria tutta spesa nel suo Mozambico, padre Firmino Cusini, missionario comboniano nativo di Livigno ci ha lasciati. Avrebbe compiuto 80 anni il prossimo 22 marzo mentre, il giorno prima, il 21 marzo, avrebbe festeggiato il cinquantesimo di ordinazione sacerdotale.

E’ morto a Milano a seguito di un arresto cardiaco nella casa dei missionari comboniani dove si trovava da oltre un anno dopo essere rientrato per alcune cure dal Mozambico.

“Livignasco nel cuore e comboniano per vocazione  era felicissimo che la sua diocesi si fosse affezionata e impegnata per la Chiesa a cui ha dato la vita in decine di parrocchie, opere, attività”, ricorda don Filippo Macchi, fidei donum della diocesi di Como in quella diocesi di Nacala di cui padre Firmino fu a lungo vicario generale.

Non a caso nel 2017 era stato proprio lui ad accompagnare la delegazione della diocesi di Como in visita in Mozambico per approfondire la possibilità di iniziare una nuova collaborazione missionaria.

Al termine della visita dell’agosto scorso il direttore del Centro missionario don Alberto Pini, aveva ricordato:  “In ogni parrocchia in cui andavamo sui registri c’era la firma e il nome di padre Firmino Cusini. Tutti lo ricordavano. Davvero questo missionario partito da Livigno è tra i fondatori della Chiesa in questo angolo di Mozambico”.

In questa intervista concessa a TeleMonteneve di Livigno nell’agosto del 2018 padre Firmino esprime il desiderio di “poter dare ancora il mio tempo, il massimo possibile” al Mozambico. A quella che lui chiamava “la sua casa”.

In una lettera recentemente mandata al Centro missionario concludeva così: “La fatica delle strade, è uguale, per tutte le parrocchie, e pure i problemi. E’ Mozambico. Ma cuore grande vince tutto”.

Grande come il tuo. Riposa in pace padre Firmino.