Dura presa di posizione del Forum delle associazioni familiari dopo le anticipazioni sui contenuti del decreto legge di maggio, nel quale le risorse stanziate dal Governo per rispondere alle esigenze delle famiglie sarebbero insufficienti. Di seguito la nota diffusa dal Forum:

“Le famiglie non rappresentano solo una ‘parte’ sociale, ma il Paese nella sua interezza: se potessero scioperare, come altre categorie, l’avrebbero già fatto. Eppure, sembra che per il Governo le politiche di rilancio vadano concordate solo con lavoratori e imprese. In questo senso, ci preme ricordare al presidente Conte e ai suoi ministri che esistono prima e innanzitutto le famiglie, quelle che, nonostante l’incontro che abbiamo avuto con il presidente del Consiglio lunedì scorso, non sono ancora state prese in considerazione. Nel dl maggio non ci sono risposte adeguate per i quasi cinque milioni di genitori che hanno ripreso a lavorare; non ci sono risposte adeguate per la conciliazione lavoro-famiglia, né per le politiche familiari; tanto meno per la scuola, per il milione di studenti degli istituti paritari e per il problema dei dispositivi che servono ai nostri figli per seguire le lezioni a distanza.

Mancano, inoltre, risposte concrete per mamme e papà partita IVA e autonomi, perché i 600 euro non sono sufficienti e non considerano il numero di figli a carico, come peraltro neppure il reddito di emergenza. Nella bozza di decreto ci sono inoltre misure incostituzionali e di discriminazione fiscale, in quanto non tengono in alcun conto la capacità contributiva delle famiglie. Su 75 miliardi di euro stanziati per due decreti in debito – che pagheranno i nostri figli – non è pensabile che non vi sia neppure una misura dedicata espressamente alle famiglie con bambini e ragazzi, in un momento di grande difficoltà e in cui anche i dati Istat confermano il rischio di cataclisma demografico.

All’esecutivo sottolineiamo, ancora una volta, che tra i 26 milioni di famiglie italiane che hanno assolto ai loro doveri nella ‘fase 1’ serpeggia stanchezza e preoccupazione. Sarebbe senz’altro più efficace se s’iniziasse, finalmente, ad ascoltare anche loro”: così in una nota il Forum delle associazioni familiari.