Un corso di formazione in partenza ad ottobre, ideato da CouLture Migrante e organizzato in collaborazione con la sede di Como di IAL Lombardia (nell’ambito del Programma GOL Lombardia), con l’obiettivo di formare addetti per il comparto tessile.
Secondo il censimento del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sul territorio comasco – così come a livello nazionale – c’è stato un calo generale di offerte di lavoro nel settore manifatturiero, ad eccezione del tessile.
Tra le tipologie di lavoratori più difficili da reperire in assoluto ci sono gli operai addetti a macchinari dell’industria tessile e delle confezioni.
Il tema è noto da tempo nel distretto comasco, che sempre più fatica a soddisfare la propria domanda di personale qualificato.
“La sfida della filiera tessile è ben nota ai Centri per l’Impiego della Provincia di Como – precisa Fabio Chindamo, Dirigente del Settore Lavoro – che si stanno attivando su vari fronti per aiutare i cittadini ad avvicinarsi alle professioni del tessile, promuovendo la conoscenza delle mansioni del settore e favorendo l’incontro tra i disoccupati e le realtà imprenditoriali del territorio”.
Si inseriscono in questo contesto i percorsi di formazione professionale della sartoria CouLture Migrante, attiva a Como dal 2018, che ha come prima finalità l’inclusione sociale di persone migranti e provenienti da situazioni di fragilità, a partire dal lavoro.
Il punto di partenza di ogni progettualità è la lettura di un bisogno del territorio e la risposta viene costruita in collaborazione con le realtà che ne fanno parte, del mondo profit (a partire dalle aziende del comparto tessile e dell’arredamento), no profit e istituzionale.
Nasce così anche il nuovo corso di formazione in partenza ad ottobre, ideato da CouLture Migrante e organizzato in collaborazione con la sede di Como di IAL Lombardia (nell’ambito del Programma GOL Lombardia): l’obiettivo è l’apprendimento delle tecniche base di orlatura a mano – competenza rara e quindi molto richiesta sul mercato del lavoro.
Sono previste 130 ore di lezione condotte da professionisti del settore, con un tirocinio finale presso aziende interessate ad inserire nel proprio organico figure con questa mansione specifica.
Importante precisare come l’apprendimento di tecniche specifiche non sia l’unica finalità dei percorsi di formazione e inserimento lavorativo di CouLture Migrante. Alla base vi è sempre un’idea di accompagnamento e di cura per le persone che incontriamo, che spesso hanno bisogno anche di acquisire o affinare competenze di altro tipo, sociali e relazionali.
Quando possibile e a seconda del caso si cerca di attivare progetti personalizzati, anche grazie all’appoggio dei servizi del territorio: colmare un deficit linguistico, ricostruire una rete sociale sul territorio, sviluppare un senso di appartenenza sono processi non scontati quando si proviene da contesti di fragilità, ma fondamentali per l’inclusione delle persone migranti nel suo complesso.
Per info contattare la sede IAL è 031 337 1769