Dopo la frana del 29 maggio 2018 e l’importante intervento di messa in sicurezza del versante montano sovrastante, il restauro del Santuario di Gallivaggio entra nella fase operativa. Venerdì 4 aprile, alle ore 11.00, ai piedi del Santuario, si terrà l’inaugurazione dei lavori con un momento ufficiale riservato a stampa, autorità e istituzioni. A promuoverlo è la Commissione diocesana per il Santuario, alla presenza dei referenti della Diocesi di Como, delle istituzioni regionali e locali e dei tecnici coinvolti nel progetto.
«L’inaugurazione di venerdì 4 aprile è certamente un nuovo inizio, che avviene proprio nell’anno giubilare». Così riflette l’arciprete di Chiavenna e amministratore del Santuario di Gallivaggio monsignor Andrea Caelli. La ristrutturazione del Santuario, aggiunge, «è un segno forte per tutta la comunità, un invito a ripensare il proprio cammino di fede e a riaffidarsi, con speranza, alla misericordia del Padre. È anche un’occasione per guardare con fiducia al futuro, ponendoci sotto la protezione di Maria, sua Madre. Lo sforzo per la raccolta fondi, l’impegno per la realizzazione dei lavori è importante perché abbiamo bisogno di segni concreti, di luoghi che ci ricordino che non siamo soli. Il Santuario di Gallivaggio è un simbolo della nostra fede e della presenza di Dio nella nostra storia. Ci ricorda che siamo pellegrini, fragili e bisognosi, ma anche amati, liberati e salvati. Il suo restauro non è solo un’operazione di recupero architettonico, ma un atto di fiducia nel futuro e nella continua protezione di Maria. È un luogo che deve tornare a vivere, per accogliere ancora tante persone in ricerca, in preghiera e in cammino».

«Abbiamo ancora tutti negli occhi le immagini della frana del 29 maggio 2018 – afferma il Vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni -, quando rocce e detriti di ogni tipo precipitarono a cascata sul sottostante Santuario di Gallivaggio. Ho già avuto modo di affermare che abbiamo il diritto, come credenti, di sostenere, senza timidezza alcuna, che una mano provvidenziale, quella di Maria, è intervenuta a tutela e a difesa del Santuario, come già è capitato nei tempi passati, dando un ulteriore segnale di vicinanza, di benevolenza e di affezione nei nostri confronti. A Gallivaggio Maria è di casa dal lontano 1492 e qui esercita la sua maternità, riconoscendo la sua vicinanza a tutela dei suoi figli, ed esprime compassione e tenerezza nei confronti di quanti a lei si rivolgono. L’impegno per il recupero del Santuario unisce, idealmente, due doni grandi: la Misericordia e la Speranza. La bellezza del Santuario di Gallivaggio appartiene non solo ai fedeli, ma anche a chiunque viva e ami queste terre, ai visitatori che vi trovano pace e a chi ha le radici in questa Valle e custodisce la memoria della propria famiglia. È un bene che parla a tutti: partecipare, concretamente, al restauro che lo restituirà alla comunità locale, diocesana e, idealmente, alla Chiesa universale, è un’opportunità per nutrire e rinnovare la nostra fede».

L’incontro, che avrà la forma di conferenza stampa, sarà l’occasione per illustrare il piano di restauro e le prossime fasi operative dell’intervento. Durante l’evento interverranno:
- don Andrea Straffi – Responsabile dell’Ufficio Arte Sacra della Diocesi di Como – approfondirà il lavoro svolto finora;
- Virgilio Scalco e arch. Mauro De Giovanni – Direzione lavori – presenteranno i dettagli del progetto di restauro;
- Donata Cherido – Responsabile dell’impresa esecutrice Lares S.R.L. – illustrerà le fasi operative future del cantiere.
Saluti istituzionali:
- don Andrea Caelli, arciprete di Chiavenna
- Massimo Sertori, Assessore regionale agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni
- Severino De Stefani, Sindaco di San Giacomo Filippo
- Davide Menegola, Presidente della Provincia di Sondrio
- Davide Trussoni, Presidente della Comunità Montana
- Marco Dell’Acqua, Presidente di Fondazione Pro Valtellina
Saranno inoltre presenti i rappresentanti della Diocesi di Como, della Sovrintendenza, delle istituzioni locali, tra cui sindaci e amministratori dei comuni limitrofi, e di Pro Valtellina.

Il restauro, della durata stimata di 24 mesi, prevede il consolidamento strutturale, il rifacimento delle coperture, il restauro degli affreschi seicenteschi e il ripristino degli impianti, per un totale di oltre 4 milioni e 635mila euro. L’intervento è finanziato da Regione Lombardia (per 2 milioni di euro; Regione che ha già finanziato la realizzazione del vallo di contenimento lungo 243 metri e alto fino a 23 metri, per un investimento di 2 milioni e mezzo di euro) e Provincia di Sondrio (1 milione e 635mila euro). L’inaugurazione del 4 aprile è il primo traguardo di un progetto condiviso, possibile grazie all’impegno congiunto di istituzioni, tecnici e cittadini.
Per completare il restauro degli interni e restituire il Santuario alla sua piena fruibilità e bellezza resta ancora da raccogliere 1 milione di euro. Con il Fondo per il Santuario di Gallivaggio, è possibile donare in modo trasparente e sicuro, beneficiando delle detrazioni fiscali previste dalla legge. Il Santuario di Gallivaggio, con il suo messaggio di conversione e misericordia consegnato alle piccole veggenti nell’Apparizione del 10 ottobre 1492, nonostante le ferite subite, continua a essere un punto di riferimento spirituale e culturale per l’intera comunità locale e diocesana.
La raccolta fondi è attiva su: https://dona.perildono.it/santuario-di-gallivaggio/
È possibile scrivere a donazioni@santuariogallivaggio.it per un incontro in presenza o per chiedere informazioni sul progetto di raccolta fondi.