«Non chiamatemi eccellenza, ma padre…padre vescovo, perché voglio essere vostro padre, vostro fratello e vostro amico. Io vi starò vicino, ma voi non lasciatemi solo!».

Sono queste le parole pronunciate dal vescovo Oscar Cantoni questa mattina in seminario, durante l’incontro con trecento giovani provenienti da tutta la diocesi. E’ stata la prima tappa di una lunga e intensa giornata di insediamento.

Le domande dei giovani e le risposte del Vescovo.

Dal vescovo è arrivato l’invito a saper sempre “camminare secondo due ritmi: contemplazione e azione”.

“Io non mancherò di starvi vicino per insegnarvi le vie del Vangelo e della preghiera, in modo che questa Parola vi trasformi e vi rigeneri come testimoni capaci di sporcarsi un po’ le mani nel mondo. Sappiate che io sono per voi e se ho incominciato il mio ministero in diocesi incontrando voi qualche motivo ci sarà”.

Prima di salutare i giovani – per recarsi all’incontro con anziani e ammalati al “Don Guanella” – il Vescovo ha consegnato a tutti i presenti una piccola scheda con due domande: “Quali fatiche vedi e stai vivendo e come pensi possa aiutarti il Vescovo?” e “Cosa chiedi al Vescovo per i giovani della Diocesi?”.

Mons. Cantoni ha assicurato che leggerà personalmente quanto verrà scritto e che risponderà ad alcune delle lettere. “Farò un sorta di estrazione per decidere quali “, ha sorriso invitando i giovani a scrivere la loro mail sul foglio così da poter avere una comunicazione diretta con loro.

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