Si è svolto la mattina di mercoledì 25 gennaio, presso la sede di Regione Lombardia a Como, il secondo incontro con le istituzioni, le rappresentanze, le associazioni e gli ordini professionali della città e del territorio in generale sul tema delle paratie.

Kh-1Z96EAlla presenza dell’assessore regionale Viviana Beccalossi e di tutta l’equipe, compresa Infrastrutture Lombarde, incaricata da Palazzo Lombardia di risolvere l’affaire paratie, sono stati illustrati i risultati del confronto, definito, da Beccalossi, «utile, positivo e propositivo, visto che non sono mai stati toccanti accenti polemici ma ci si è confrontati in un clima di dialogo. Così come è molto positivo il rapporto con il Comune di Como, con il quale si sta collaborando strettamente per raccogliere tutta la documentazione relativa al cantiere».

Sono le migliaia di pagine e le decine di faldoni accumulati in questi nove anni: nel gennaio del 2008, infatti, si apriva il contrastato e contestato cantiere per la realizzazione delle paratie antiesondazione, fermo da dicembre 2012 e messo in discussione dall’autorità Anticorruzione e dall’autorità giudiziaria, che ha già  aperto un procedimento dove risultano indagati dirigenti comunali e sindaci (sia Stefano Bruni, che il cantiere volle e fece partire, sia Mario Lucini, che ha ricevuto in eredità un’opera che, dai banchi dell’opposizione, ha sempre messo in discussione).

Dall’ottobre scorso si è avviato un nuovo capitolo che vede protagonista la Regione, che ha avocato a sé tutte le competenze in materia paratie. Secondo il cronoprogramma illustrato da Beccalossi, salvo ulteriori rallentamenti o “stop” dettati dalle inchieste in corso o da un eventuale contenzioso con l’impresa Sacaim (aggiudicataria dei lavori, ma alla quale Infrastrutture Lombarde ha comunicato la rescissione del contratto, contenzioso, al momento, non in atto), entro la fine di febbraio proprio la Sacaim dovrà rimuovere tutti i materiali di sua proprietà presenti nell’area.

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Da quel momento e per tutta la primavera avranno inizio i lavori di riqualificazione dell’area per rendere fruibile la passeggiata almeno per l’estate (un intervento il cui costo ipotizzato si avvicina ai 300mila euro, ma si tratta di una cifra non vincolante, poiché il capitolato per l’assegnazione dei lavori di manutenzione e messa in opera è ancora in fase di scrittura).

Entro l’anno dovrebbe concludersi la fase della progettazione definitiva con l’indizione di una nuova gara d’appalto.

«Stiamo operando in stretta collaborazione con l’Autorità Nazionale Anti Corruzione per scongiurare ogni ipotesi di nuovo rinvio – hanno assicurato da Infrastrutture Lombarde –. Per la progettazione si terrà conto di quanto fatto fino a ora, nel bene e nel male, dei suggerimenti giunti da architetti, ingegneri e geologi e delle nuove tecniche e tecnologie sviluppate e messe a punto in questi anni».

Intanto dall’assessore Beccalossi due curiosità: «la ringhiera storica con i timoni in ferro battuto è stata restaurata e verrà riposizionata sul lungo lago. E si accettano suggerimenti dai cittadini per sapere cosa fare della struttura su palafitte che ha sempre ospitato la biglietteria: abbatterla per allargare la visuale o ristrutturarla a uso biglietteria e sala mostre?». Ai cittadini la parola.