Novant’anni e in piena forma. Una sola sezione, una trentina di bambini, cucina casalinga tutti i giorni. E la vicinanza quotidiana di un’intera comunità. Sono queste alcune della caratteristiche che fanno dell’asilo (oggi scuola dell’infanzia) “A. Volta” di Breccia, “classe” 1927, ancora un gioiello dentro un paese trasformatosi in maniera radicale nel corso dei decenni. Ieri raccolta comunità rurale, povera e essenziale, Comune fino al 1943, oggi grosso quartiere periferico della città, con poco meno di seimila abitanti.
A salutare con gioia il traguardo dei 90 anni, domenica scorsa la celebrazione di una S. Messa solenne, presieduta da don Ernesto Guglielmetti, parroco di Breccia per 42 anni, dal 1966 al 2008, che ha condiviso un’ampia fetta del cammino di quella che è ormai una piccola istituzione per la comunità breccese. «Una scuola d’eccellenza» dicono al Settimanale Mosè e Marilena Moretti, cugini non più giovanissimi, membri del Consiglio di amministrazione dell’asilo. Consiglio presieduto, in qualità di presidente, dal parroco pro tempore don Attilio Pandolfi.
«La nostra scuola dell’infanzia – spiega Mosè, senza nascondere una punta d’orgoglio – è l’unica della città dedicata ad Alessandro Volta. La scelta fu compiuta, con ogni probabilità, per commemorare la ricorrenza del centenario dalla morte dell’insigne scienziato, caduta nel 1927».
Oggi a descrivere la storia di questi 90 anni c’è una mostra fotografica allestita all’interno dell’asilo stesso. 92 immagini che raccontano l’ieri e l’oggi dell’asilo. «La mostra – spiega al Settimanale il suo ideatore, Daniele Maspero – è stata una bella occasione di impegno comune: dalla realizzazione dei pannelli, in materiale riciclabile, alla raccolta delle foto, ai fiori a corredo… Grandi e piccini hanno saputo unire le forze. Un lavoro fatto insieme, perché la storia di questo asilo abbraccia l’intera comunità breccese. Questo stabile è infatti servito, nel tempo, alla comunità in tutta la sua estensione, dai bambini agli adulti. È stato la casa della comunità, assolvendo una funzione polifunzionale».
La mostra è visitabile tutte le sere dopo il S. Rosario, dalle ore 21.30 alle ore 22.30; il sabato sera dopo la S. Messa e la domenica dalle ore 10 alle ore 12.30 e dalle ore 15 alle ore 19. Da lunedì 15 maggio sarà trasferita presso i locali del bar dell’oratorio, dove resterà con ogni probabilità fino a giugno, festa di chiusura dell’asilo.
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