Tutto pronto, in Valgerola, per l’inaugurazione, sabato 22 luglio, del ponte strallato in Val di Pai, una struttura avveniristica la cui realizzazione, come dichiara lo studio di ingegneria De Miranda Associati di Milano, che vanta esperienze e riconoscimenti a livello mondiale, a cui sono state affidate progettazione e direzione lavori, è stata una vera e propria sfida, sia per quanto riguarda la logistica (considerata l’area di cantiere da dimensioni ridottissime), sia perché il ponte entra di merito fra le costruzioni acrobatiche più interessanti in ambito italiano ed europeo.
Un’infrastruttura, dunque, a servizio della Val Gerola che, collegando Pedesina a Gerola Alta, diventa anche motivo di attrazione turistica. Abbiamo detto che si tratta di un ponte strallato, ovvero un ponte sospeso il cui impalcato è sorretto da cavi (in gergo tecnico gli stralli) ancorati a piloni o torri di sostegno. La luce della campata del ponte in Val di Pai ha una larghezza di 118 metri. La struttura poggia su un pendio ripidissimo: una sola è l’antenna di ancoraggio in calcestruzzo, a forma di lambda, inclinata verso la montagna e con un tirante metallico ancorato nella parete rocciosa. Il taglio del nastro è previsto alle ore 11.30 di sabato.
Stazione appaltante dell’infrastruttura è la Provincia di Sondrio. I lavori, cantierati a inizio maggio 2016, sono stati portati a termine a tempo record, dopo l’iniziale battuta d’arresto sofferta dall’intero progetto. «Ora la Valle potrà godere di una strada sicura e veloce che sarà volano anche per il turismo», è la riflessione del presidente Luca Della Bitta. Un’opera che è stata realizzata cercando di contenere i disagi alla popolazione e lasciando sempre aperte le strade di transito. In contemporanea a questo cantiere spettacolare, sospeso a cento metri di altezza sul vuoto, grazie all’intervento dell’Ecomuseo della Valgerola e di alcuni privati, è stato recuperato un antichissimo ponte medievale in pietra, del XIV secolo, anche questo realizzato per unire i due versanti (sulle pietre sono ancora visibili i segni delle ruote dei carri), ma poi passaggio abbandonato a causa della strada troppo impervia.