Sabato 16 dicembre inizierà, come tradizione, la Novena di Natale. A Como i ragazzi della città si danno appuntamento con il Vescovo Oscar, alle ore 17.00, presso la chiesa di Sant’Agata.

La preghiera della Novena di Natale si affermò a inizio 1700 in Piemonte, grazie all’iniziativa dei missionari vincenziani. La novena di Natale, pur non essendo “preghiera ufficiale” della Chiesa, costituisce un momento molto significativo nella vita delle comunità cristiane. Può seguire diversi schemi, ma c’è un indiscusso “primato” della notissima melodia gregoriana, nata su testo latino e diffusa nella versione italiana curata dai monaci benedettini di Subiaco. In particolare, nella forma tradizionale, le profezie della nascita di Gesù sono tratte da brani dell’Antico Testamento e particolarmente dal profeta Isaia. In esse è espresso non solo il profondo desiderio messianico dell’Antico Testamento con il desiderio che Dio si faccia presente sulla terra, ma in maniera espressiva viene cantata la supplica per la venuta di Gesù, l’eterno Presente nella storia degli uomini. Varie sono le metafore che alimentano la gioia dell’attesa nella Novena: Gesù verrà come luce, come pace, come rugiada, come dolcezza, come novità, come Re potente, come dominatore universale, come bambino, come Signore giusto. La Novena vuole suscitare un atteggiamento nel credente: fermarsi ad adorarlo. La Novena proposta quest’anno dagli Uffici diocesani di Pastorale ha come punto di riferimento l’inno del Magnificat.

«Permettete che il Signore, venuto per portarci la gioia possa rischiarare questi giorni, benedire il nostro cammino, sostenere ogni proposito di verità e di bene», così scrive il Vescovo Oscar nel testo che introduce tutto il percorso di Avvento. «Possiate sperimentare – è l’augurio di monsignor Cantoni – che in Gesù, nato a Betlemme, Dio ha mostrato il volto della sua misericordia, così che tutti possiamo essere a nostra volta “testimoni e annunciatori” di questo mistero d’amore».