«Sono rimasto davvero molto colpito dalle persone, numerosissime, che hanno partecipato alla Processione. Una partecipazione non casuale, ma seria, motivata. Ho visto persone che pregavano intensamente, in silenzio, con raccoglimento. Tanti che si sono inginocchiati al passaggio del Crocifisso. Ho visto anche tante famiglie. Il mio augurio, per tutti, è che la Santa Pasqua porti a ciascuno il dono della gioia».
È questo il commento del Vescovo monsignor Oscar Cantoni al termine della solenne processione del Venerdì Santo con il Santissimo Crocifisso, per le vie di Como. Quest’anno era previsto il “giro lungo”, nella Città Murata, con la benedizione del lago. Fino all’ultimo l’incertezza per le previsioni meteo davvero infauste.
«Ma la pioggia ci ha graziato, il Crocifisso voleva essere presente in mezzo alla gente», ha detto il rettore del Santuario padre Enrico Corti. Gremita la Basilica di viale Varese dove da domenica pomeriggio a oggi, prima della chiusura per preparare il carro della processione, ha contato oltre 43mila fedeli accorsi per il rito del bacio, che si protrae ancora fino al primo pomeriggio di Sabato Santo, con la reposizione del Crocifisso prevista per le ore 15.00.
«Sei andato alla ricerca appassionata di ogni uomo e di ogni donna nelle strade della città – ha detto il Vescovo nella sua meditazione-preghiera ai piedi del Crocifisso -, segno di una Chiesa autenticamente “in uscita”, che, in mezzo alla gente vuole prendere l’iniziativa, accompagnare, coinvolgersi, fruttificare e fare festa – ha sottolineato il Vescovo ricordano i verbi dell’Esortazione “Evangelii Gaudium”-. Ti sei fatto pellegrino per cercare ogni pecora smarrita, per sollecitarci a essere Chiesa che in ogni occasione va incontro a chi si sente ai margini, perché nessuno perda la speranza. Tu, santo fra i peccatori, ci copri con il mantello della tua misericordia. Possa ogni uomo vedere, dalla Croce che hai portato per amore, la tenerezza sul volto del Padre».