Domenica 8 aprile aprirà, in forma straordinaria, dalle ore 15 alle ore 18 (ingresso ad offerta libera) il Mu.r.a.c (Museo rifugi antiaerei Como), presente nei sotterranei della palazzina storica della Croce Rossa, in via Italia Libera 11, in città.
Inaugurato ufficialmente il 15 giugno 2014, in concomitanza con il 150° anniversario della fondazione della Cri, il Mu.r.a.c è un prezioso scrigno di memorie che rimanda al secolo scorso. Un progetto affascinante che ha anche ricevuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per il suo elevato valore storico e culturale.
Una piccola porta metallica con un grande “maniglione” anticipa l’atmosfera di un ambiente surreale: quello di una città intenta a difendersi dalla guerra. Il rifugio è rimasto identico al 1937 e la ricostruzione virtuale di atmosfere relative al periodo della guerra immerge in una dimensione di altri tempi. La presenza di una ricca ed articolata documentazione, reperita presso gli archivi comunali, testimonia il ruolo centrale di questo luogo per la protezione dei civili nel secondo conflitto mondiale: lì aveva infatti sede, insieme alla Croce Rossa Italiana, anche il Comitato provinciale della Protezione antiaerea. Da ciò l’idea del suo recupero come testimone e custode di un particolare momento storico.
La grande mole di documenti d’archivio raccolti, insieme alle numerose testimonianze orali, permette di entrare in contatto con la quotidianità della città nei primi decenni del ‘900, cogliendola nella sua stretta relazione con gli eventi bellici.
La Sala A illustra la nascita della Croce Rossa Internazionale, nazionale, ma soprattutto comasca, in cui è possibile rivivere eventi di storia locale tramite l’esposizione di documenti, prevalentemente inediti, a partire dal 1866.
La Sala B accoglie i visitatori con la simulazione di un ospedale da campo della Grande Guerra, con medico, crocerossina, paziente e strumentazione sanitaria. Molti i racconti comaschi narrati dai documenti ed i cimeli d’epoca: la nascita del Corpo delle infermiere volontarie CRI a Como, lo scambio dei prigionieri di guerra presso il seminario di S. Abbondio e le infermiere Andina e Clerici internate a Katzenau durante la Grande Guerra ne sono solo alcuni esempi.
Assolutamente originale anche la fedele riproduzione di una stazione ferroviaria durante la Grande Guerra, con il treno ospedale “Centoporte” e una tenda identica a quella istallata nell’ospedale da campo 014 di Perteole.
La Sala C ripercorre la storia dei veicoli volanti ed il loro utilizzo durante la guerra, l’uso dei gas ed i sistemi di protezione; cospicui la riproduzione documentale ed il repertorio fotografico relativi alla protezione antiaerea a Como durante le due guerre, accompagnati dalla descrizione accurata di rifugi e sistemi di allarme locali.
Particolarmente toccante è la testimonianza dei bombardamenti (fortunatamente pochi) durante la Seconda Guerra mondiale in città, sul lago ed a Erba.
Un’ala apposita è anche dedicata alla visione di un interessante documentario in cui cittadini comaschi ed immagini d’epoca raccontano ai visitatori testimonianze del periodo bellico.
Insomma un’occasione da cogliere, quella di domenica 8 aprile, per immergersi in un luogo ricco di memoria, patrimonio prezioso per il territorio comasco.
Volontari della Croce Rossa, adeguatamente preparati, saranno disponibili nell’accompagnare i visitatori e a disposizione di chi vorrà approfondire gli aspetti unici esposti nelle sale del museo.
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