Domenica 22 aprile, a Como, a partire dalle ore 10.00, torna “Cammina con noi”, la quarta edizione di una camminata non competitiva di quattro chilometri, accessibile a tutti, a cui sono invitate in particolar modo le famiglie e i disabili. A organizzare l’iniziativa è la Sottosezione Unitalsi di Como. Il percorso, che ha come punto di partenza e arrivo il tempio Voltiano, si snoda tutto all’interno del centro città.

Si tratta di una manifestazione che raccoglie sempre un numero significativo di partecipanti, per i valori che vuole condividere, a partire dal senso di fraternità e inclusione, oltre qualsiasi tipo di barriera. L’Associazione Nazionale Carabinieri, con i suoi volontari, assicurerà il servizio d’ordine. Chi desidera può offrire un piccolo contributo di 5 euro, che andranno a sostegno delle attività Unitalsi: per i bambini fino a 10 anni la partecipazione è gratuita.

Per chi lo desiderasse è possibile fermarsi per il pranzo presso l’Istituto don Guanella, in via Tommaso Grossi 18. I numeri di telefono per la prenotazione del pranzo e per qualsiasi altra informazione sono: 031.304430, oppure 335.5056506. Nel pomeriggio, alle ore 14.30, nel Santuario Sacro Cuore, verrà celebrata la Santa Messa.

L’UNITALSI IN BREVE

Unitalsi è la sigla che indica l’Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali. La storia dell’Unitalsi ha un legame particolare con il Santuario Mariano di Lourdes che, ancora dopo più di cento anni dalla fondazione dell’Associazione, è la meta privilegiata dei propri pellegrinaggi. Era il 1903 quando il fondatore, Giovanni Battista Tomassi, figlio dell’amministratore dei Principi Barberini, partecipò al suo primo pellegrinaggio. Era un ragazzo poco più che ventenne, affetto da una grave forma di artrite deformante irreversibile che lo costringeva in carrozzella da quasi dieci anni; molto sofferente nel corpo e nello spirito per la sua ribellione a Dio e alla Chiesa. Avendo saputo dell’organizzazione di un pellegrinaggio a Lourdes, Tomassi chiese di parteciparvi con una precisa intenzione: giungere dinanzi la grotta di Massabielle e, qualora non avesse ottenuto la guarigione, togliersi la vita con un gesto clamoroso. Ma ciò, fortunatamente, non accadde. Davanti alla Grotta dove l’Immacolata era apparsa a Santa Bernadette, venne colpito dalla presenza dei volontari e dal loro amorevole servizio vedendo quanto la condivisione dei volontari regalava conforto, speranza e serenità ai sofferenti.

L’Associazione è nota soprattutto per la sua attività di accompagnamento di persone malate e disabili ai santuari di Lourdes, Fatima, Banneux, Loreto e molti altri. Ma fin dal 2001 si è impegnata in una serie di progetti a livello nazionale per migliorare la vita di chi ha più bisogno, di chi è solo, di chi attraversa dei periodi di difficoltà, di chi ha bisogno di amore e di calore. Questi “progetti” sono diventati realtà livello nazionale e costituiscono un punto importante nella vita dell’Unitalsi e dei suoi volontari che si impegnano costantemente per mandarli avanti. «Il nostro spirito di condivisione – dicono i volontari Unitalsi – favorisce la realizzazione di moltissime iniziative locali finalizzate ad alleviare i disagi degli anziani e dei disabili, come l’assistenza domiciliare, l’ organizzazione di soggiorni estivi e invernali, gite di una o più giornate, attività di tempo libero, attività di formazione, laboratori di creatività, laboratori teatrali e di attività manuali (cucito, pittura, lavorazione del legno)».