Domenica 5 agosto, la Santa Messa delle ore 10.00, in Cattedrale, a Como, sarà presieduta dal cardinale Dieudonné Nzapalainga, arcivescovo di Bangui, la capitale del Centrafrica. Il porporato è di passaggio in diocesi di Como grazie alla collaborazione e all’amicizia con l’associazione “Amici del Centrafrica – Onlus” e la Caritas diocesana. La Chiesa di Como, con il Vescovo monsignor Oscar Cantoni, e la Cattedrale, con il suo Capitolo, sono lieti di accogliere il fratello cardinale Nzapalainga, testimone di una Chiesa sorella, che fra mille difficoltà, annuncia il Vangelo in una terra, quella del Centrafrica, poverissima e perseguitata dalla guerra.

Il cardinale Nzapalainga, 51 anni, è membro della Congregazione dello Spirito Santo, istituto nel quale professa i voti perpetui il 6 settembre 1997.  Viene ordinato sacerdote il 9 agosto 1998. La sua presenza in Italia in occasione del suo ventesimo anniversario di ordinazione sacerdotale è una felice coincidenza. Dal 2005 al 2009 è superiore regionale dei Padri Spiritani. Il 14 maggio 2012 papa Benedetto XVI lo nomina arcivescovo, destinandolo alla sede metropolitana di Bangui, della quale era amministratore apostolico dal 2009. Riceve l’ordinazione episcopale dal cardinale Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, il 22 luglio 2012 e prende possesso canonico della sua arcidiocesi il 29 luglio.

Nell’ottobre 2014 partecipa, su invito di papa Francesco, alla terza assemblea generale straordinaria del “Sinodo dei vescovi sulla Famiglia”, in qualità di presidente della Conferenza Episcopale della Repubblica Centrafricana. Nel novembre 2015 accoglie papa Francesco in visita pastorale nella Repubblica Centrafricana, dove il 29 novembre dà inizio al Giubileo straordinario della misericordia aprendo la porta santa della cattedrale di Bangui. Il 9 ottobre 2016 papa Francesco ne annuncia la creazione a cardinale nel concistoro del 19 novembre. L’arcivescovo Nzapalainga è il primo cardinale centrafricano.

La Repubblica del Centrafrica è una realtà molto difficile, caratterizzata da povertà diffusa e attraversata sia da rovinose carestie che da guerre civili (spesso ammantate da motivi religiosi, sebbene le reali ragioni siano politiche e militari), che, nel tempo, hanno provocato decine di migliaia di morti e milioni di profughi e sfollati. L’arcivescovo Nzapalainga si è più volte speso personalmente chiedendo ai militari di deporre le armi ed è molto attivo sul fronte del dialogo interreligioso, in particolare con la componente musulmana del Paese, per favorire il dialogo e la pace. Preoccupante anche l’analfabetismo, che interessa più della metà della popolazione centrafricana.

La Onlus “Amici del Centrafrica” sostiene nello studio, ogni anno, 3mila fra bambini e ragazzi e ha contribuito alla ristrutturazione di una quindicina di scuole. L’Associazione assicura il suo impegno anche sul fronte medico (con 2 centri sanitari, 1 odontoiatrico, 1 sanitario-educativo nella capitale Bangui, 3 centri per la promozione della donna e l’aiuto concreto a 100 famiglie con disabili, una scuola per la formazione psicopedagogica degli insegnanti). Importante anche l’aiuto sul fronte dello sviluppo, con il sostegno a 15mila coltivatori e 400 cooperative agricole.