Ricorrono oggi, martedì 4 settembre, quattrocento anni dal martirio del beato Nicolò Rusca, che fu arciprete di Sondrio a partire dal 1590. Fatto prigioniero da un drappello di armati, condotti dal pastore riformato Marcantonio Alba nella notte tra il 24 e il 25 luglio 1618, fu dapprima condotto in catene a Coira, quindi trasferito al tribunale speciale di Thusis, costituito in un ambiente di estremismo protestante. Rusca dovette difendersi dalle accuse per le quali era già stato assolto in due processi nel 1608 e 1609: aver preso parte al complotto contro il pastore Scipione Calandrino, aver rimproverato un giovane che aveva partecipato al culto evangelico e aver cercato di sobillare i soldati grigioni ai tempi della costruzione del Forte di Fuentes. Inoltre, fu accusato di ribellione contro i magistrati e le leggi dello Stato, per essersi opposto all’apertura di una scuola umanistica in città. Torturato, come era d’uso nei tribunali dell’epoca, per ottenere una confessione, la sera del 4 settembre Rusca morì dopo aver affermato la propria innocenza e dopo avere chiesto invano di essere confessato da un prete.

Passo Muretto - Pellegrinaggio 1

Beatificato il 21 aprile 2013, nel 450° anniversario della nascita avvenuta a Bedano (oggi Canton Ticino) nel 1563, Nicolò Rusca è già stato ricordato lo scorso lunedì 20 agosto, in occasione di un pellegrinaggio al passo del Muretto con partenza da Chiareggio, dove una lapide ricorda, nella piazzetta del paese, che proprio lì il Rusca «iniziò la sua passione per la fede cattolica e per iniqua sentenza del tribunale di Thusis la consumò il 4 settembre 1618». La camminata per una cinquantina di pellegrini si è conclusa con la Messa concelebrata dall’attuale arciprete di Sondrio, don Christian Bricola, da don Mariano Margnelli, collaboratore a Lanzada per la Comunità pastorale della Valmalenco, e dal lanzadese don Alfonso Rossi, già parroco di Chiesa Valmalenco e particolarmente devoto al beato.

La Comunità pastorale di Sondrio ha poi programmato altri appuntamenti per celebrare la ricorrenza dei 400 anni dal martirio. Oggi, martedì 4 settembre, in occasione della festa liturgica del beato Nicolò Rusca, nella collegiata dei Santi Gervasio e Protasio sarà il vescovo emerito di Como, monsignor Diego Coletti, a presiedere la Messa alle ore 18. Con lui concelebreranno i preti attualmente presenti in città, quelli che vi sono nati e quelli che vi hanno speso parte del loro ministero. Al termine del rito, per tutti sarà offerto un rinfresco nel giardino della casa arcipretale.

Giovedì 6 settembre, alle ore 21 al cinema Excelsior, monsignor Saverio Xeres, docente di Storia della Chiesa, ricorderà la figura del beato in una conferenza dal tema “Nicolò Rusca, martire, ossia testimone della fede, in vita e in morte”.

Domenica 9 settembre le celebrazioni avranno il loro culmine con la Messa solenne delle 10,30 nella collegiata dei Santi Gervasio e Protasio. A presiedere il rito sarà monsignor Oscar Cantoni, vescovo di Como. Non potranno, invece, essere presenti il vescovo di Lugano, monsignor Valerio Lazzeri, e quello di Coira, monsignor Vitus Huonder.

«Sono una ricorrenza importante i 400 anni dal martirio – riflette l’arciprete emerito di Sondrio, monsignor Valerio Modenesi –, ma abbiamo pensato ad iniziative semplici, senza grandi apparati, per tornare alla bellezza del beato Nicolò Rusca, che ha lasciato un segno nella nostra comunità. Divenuto arciprete a 27 anni, in un momento difficile e di lotta tra le diverse confessioni cristiane, lui è stato una figura di apertura ed equilibrio».

Passo Muretto - Pellegrinaggio 4

«Tutte queste iniziative – spiega l’attuale arciprete di Sondrio, don Christian Bricola – servono per tenere viva la devozione verso questo santo Arciprete, un cristiano che ha approfondito la sua fede con lo studio, un pastore di anime instancabile, un uomo forte delle proprie idee ma pronto al dialogo con tutti. Chiediamo a questo nostro santo Arciprete di intercedere per la nostra comunità e per la nostra città».

Preghiera al beato Nicolò Rusca