Venerdì 30 novembre, a Tirano, è in programma una lezione-concerto davvero speciale promossa dall’Ufficio Scolastico Territoriale e rivolta agli studenti della provincia di Sondrio. A salire “in cattedra”, alle ore 10.45 nella collegiata di San Martino, sarà il maestro Juan Paradell Solé. Una mattinata all’insegna della grande musica condotta dall’organista titolare della Cappella musicale pontificia Sistina che, come tale, suona regolarmente nelle celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice nella Basilica papale di San Pietro in Vaticano e nelle manifestazioni concertistiche della Cappella musicale Sistina. Durante l’incontro-concerto con i ragazzi delle scuole, il maestro introdurrà alcuni aspetti legati alla storia e alla fonica dell’organo e, man mano, illustrerà le spiegazioni con dei brani di musica legati al percorso.
Juan Paradell Solé, organista titolare della Cappella musicale pontificia Sistina, è anche primo organista emerito della Basilica papale di Santa Maria Maggiore in Roma, docente di organo e canto gregoriano al Conservatorio di musica L. Refice di Frosinone, presidente onorario dell’Associazione Settembre Organistico Fabrianese e presidente onorario dell’Associazione Les Amis de l’Orgue Merklin d’Obernai (Alsazia).
Paradell inizia lo studio della musica nella sua città natale, Igualada (Barcellona) in Spagna, con il gregorianista P. Albert Foix, e lo studio dell’organo con la professoressa Montserrat Torrent al Conservatorio di musica di Barcellona. Nel 1973 si trasferisce a Roma per proseguire gli studi di organo e composizione con il maestro monsignor Valentí Miserachs i Grau, diplomandosi sotto la sua guida in Organo e Composizione Organistica. Successivamente si è perfezionato per un periodo di tre anni in Germania con il professor Günther Kaunzinger.
Paradell Solé svolge un’intensa attività concertistica in Europa, Russia, Siria, Stati Uniti, Sud America, partecipando ad importanti Festival organistici internazionali. Ha registrato per la radio e la televisione di Stato (RAI), la Radio Vaticana, la DeutschlandRadio di Berlino, Bayerischer Rundfunk, Radio São Paulo (Brasile), “Catalunya Música”, nonché per alcune emittenti televisive locali, italiane e spagnole. Con il Coro Polifonisti Romani ha inciso due CD con musiche di Perosi e Miserachs. Ha registrato inoltre un CD a due organi per l’etichetta francese Pamina e numerose incisioni per la ElleDiCi (Italia). E ancora vari CD e DVD con la Cappella musicale pontificia Sistina.
Sempre nella giornata di venerdì 30 novembre, nella collegiata di San Martino a Tirano, il maestro Paradell terrà un concerto serale aperto a tutti, che si svolgerà alle ore 20.45.
Il programma sarà il seguente:
Correa Braga (ca.1695-1704)
Batalha de 6° tono
Marcello (1686-1739)
Sonata II in sol maggiore (Largo /Presto/Allegro/Presto)
Ch. Gounod (1818-1893)
Marcia Pontificia
Franck (1822-1890)
Andantino in Lab magg.
Liszt (1811-1886)
Introitus
Ave Maria di Arcadelt
Tu es Petrus
Silveri (1818-1900)
Largo religioso
Longhi
Marcia (Le trombe d’argento – 1846)
Torres (1872-1934)
Suavis Dominus
Julià (1922 – 2013)
Toccata (dalla Suite Gregoriana)
«Sono davvero felice che il maestro Paradell abbia deciso di onorare la provincia di Sondrio con la sua illustre presenza – commenta il dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Sondrio, Fabio Molinari –. Si tratta di una figura di riferimento nel panorama musicale internazionale che saprà deliziare i nostri sensi attraverso le sue meravigliose esecuzioni. In questi anni ho già avuto modo di ascoltare i brani eseguiti del maestro e sono certo che l’intensità e la poesia delle sue note sapranno conquistare anche il pubblico valtellinese. Ciò che ancor più mi rende felice è il fatto che gli studenti avranno, non solo la possibilità di assaporare la sua musica, ma anche di confrontarsi con un professionista del suo calibro. Del resto sono convinto che, arte e musica, debbano ricoprire un ruolo di primo ordine nelle nostre scuole come sono certo che, al loro interno, ci siano dei ragazzi che in futuro potranno fare di queste discipline la propria professione».