Il 15 dicembre, alle ore 16.00, il Museo d’Arte Sacra di Scaria (Comune di Alta Valle Intelvi) presenta al pubblico l’ampliamento delle sue collezioni e il catalogo delle opere esposte.

Otto splendide opere di proprietà della parrocchia di San Lorenzo a Laino, finora escluse dalla fruizione pubblica, hanno trovato adeguata dimora nelle sale del Museo intelvese. Si tratta di un nucleo pregevole di oreficerie sacre di epoca barocca e tardobarocca – tra cui un magnifico ostensorio in argento e cristalli di rocca realizzato nella bottega di Johann Christoph Laminet di Augusta – e di una statuetta gotica in alabastro raffigurante la Madonna col Bambino di ambito campionese con influssi oltrealpini. L’arrivo in museo di questi manufatti rafforza la sua missione di essere centro di confluenza di opere che testimoniano i rapporti intessuti nel corso dei secoli con i principali centri europei.

Contestualmente all’ampliamento delle collezioni esce il primo catalogo ragionato del Museo, dove ogni singolo pezzo è fatto oggetto di un’approfondita analisi storico – artistica. La pubblicazione, corredata da un ricco apparato iconografico, è pensata non solo per gli studiosi e per gli specialisti nel settore delle arti, ma anche per il più ampio pubblico, che potrà così percorrere le sale del museo e apprezzarne le bellezze grazie a un esaustivo supporto conoscitivo.

L’ampliamento delle collezioni e il catalogo delle opere devono la loro realizzazione alla convergenza di interessi e di azioni da parte di vari enti, a partire dalla Parrocchia di San Lorenzo a Laino che si è resa disponibile a depositare presso il Museo di Scaria opere appartenenti al suo ricco patrimonio artistico. Entrambe le iniziative hanno ricevuto il generoso sostegno finanziario della Regione Lombardia (Avviso Unico 2018), della Diocesi di Como, della Parrocchia di Scaria e dell’Associazione Amici del Museo. Inoltre si avvale del patrocinio del Comune di Alta Valle Intelvi, della Fondazione Centro Studi “Nicolò Rusca” di Como, della Comunità Montana Lario Intelvese e dell’Associazione “Artelario.it”. Il progetto è stato curato, per conto del Museo d’Arte Sacra di Scaria, dal Sistema Museale della Diocesi di Como diretto da don Andrea Straffi e coordinato da Eugenia Bianchi e Giovanna Virgilio.