La frontiera come opportunità di dialogo e reciproca collaborazione. È questo lo spirito che sta animando le diocesi di Como e di Lugano, impegnate nell’organizzare un confronto, il prossimo 24 febbraio, a partire da un dato significativo: sono decine i volontari che dal Canton Ticino espatriano nel capoluogo lariano, a supporto di attività a favore di soggetti fragili.

«I nostri Vescovi – spiega il direttore di Caritas Como Roberto Bernasconi – ci hanno chiesto di pensare a un’iniziativa per valorizzare e ringraziare chi si mette a servizio degli altri e, al tempo stesso, fosse di testimonianza per tutti». Da qui ha preso forma il progetto “La solidarietà attraversa i confini – Storie di volontariato fra Como e Ticino”.

La prima parte del pomeriggio del 24 febbraio si svolgerà presso la basilica di San Fedele in Como, a partire dalle ore 15.00. Il programma prevede, dopo i saluti istituzionali dei due Vescovi, monsignor Oscar Cantoni e monsignor Valerio Lazzeri, e dei due direttori Caritas, Roberto Bernasconi (Como) e Marco Fantoni (Ticino), un’introduzione storica a cura di monsignor Saverio Xeres e un inquadramento su importanza e attualità del volontariato affidata a Dante Balbo, di Caritas Ticino.

Seguiranno quattro testimonianze di volontari: Georgia Borderi (operatrice della parrocchia di Como-Rebbio), Katia Colombo (oratorio parrocchiale di Chiasso), Rossana Bernasconi (servizio Porta Aperta di Como) e Aldo Ragusa (Caritas Ticino: lotta contro l’indebitamento). Kamara Omaru, giovane richiedente asilo della Liberia, proporrà la lettura di un proprio racconto sul tema dell’accoglienza, accompagnato da un commento musicale a cura di don Nicholas Negrini.

Al termine si raggiungerà insieme la Cattedrale, dove alle ore 17.00, monsignor Oscar Cantoni e monsignor Valerio Lazzeri concelebreranno la Santa Messa. Le offerte raccolte durante la celebrazione saranno destinate a un progetto educativo in Sud Sudan sostenuto da Caritas Como e Caritas Ticino.

Cosa aspettarsi a partire dal 24 febbraio? «Como e Lugano – osservano i direttori Fantoni e Bernasconi – sono Chiese sorelle. I temi di confronto sono molteplici e si inseriscono in un dialogo sincero e responsabile con tutti… Possiamo condividere esperienze e confrontarci su molti argomenti».