L’hanno ribattezzato “BikeStrike”, sciopero in bicicletta, e avrà luogo nel pomeriggio di sabato 20 luglio a Como. A promuoverlo è il gruppo lariano di “FridaysForFuture” che ha organizzato una biciclettata con ritrovo al Monumento ai caduti attorno alle 15.30 e partenza verso le 17. L’arrivo – dopo aver perscorso le strade di Como con una sosta-aperitivo alla “Ciclo-officina” in via Milano alta – è previsto verso le 20 sempre nella zona dei Giardini a lago (nell’area della Locomotiva) dove prenderà il via la seconda parte della giornata con un momento di confronto tra i presenti (microfono aperto a chiunque voglia intervenire), musica e cena condivisa (il suggerimento è di portare con sé qualcosa da mangiare e il proprio bicchiere).

La scelta della bicicletta non è però casuale come hanno spiegato i giovani durante la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa che si è tenuta questo pomeriggio.

I membri del gruppo, formato in maggioranza da giovani impegnati a richiamare l’attenzione della società sui rischi dei cambiamenti climatici, con il loro “BikeStrike” hanno un obiettivo preciso: richiamare l’attenzione della città e, in particolare, degli amministratori pubblici sul destino del progetto di pista ciclopedonale EuroVelo5 e sul rischio di perdere i finanziamenti europei destinati a realizzarlo.

Ma di cosa si tratta nello specifico?

Il Percorso EuroVelo5 è un progetto europeo che unisce Londra a Brindisi attraverso una tratta ciclopedonale di circa 3000 Km, che attraversa sei Stati: Regno Unito, Francia, Belgio, Lussemburgo, Svizzera e Italia. Si tratta di una via che segue la traccia dell’antica via Romea Francigena una delle vie di pellegrinaggio più antiche della storia: era infatti il percorso seguito dai pellegrini che dal nord Europa (la partenza è a Canterbury) si recavano a Roma e da qui alla Terra Santa.

La città di Como si trova lungo questa direttrice e questo significa poter attingere ai fondi europei messi a disposizione per la sua realizzazione. Nello specifico si tratta di 1 milione e 348 mila euro di fondi a fronte di un costo totale stimato di 2 milioni e 494 mila euro per costruire una ciclo-pedonale dal confine svizzero fino a Camerlata: un tragitto ad uso certamente dei turisti-pellegrini diretti a Roma, ma ancor di più della mobilità locale.

Il progetto, i cui primi passi erano stati mossi dalla precedente amministrazione, si è però successivamente bloccato anche a causa dell’opposizione da parte dei commercianti, in particolare degli esercenti del Mercato Coperto, preoccupati dalla rimozione di quaranta posti auto in via Mentana (dove passerebbe la ciclopedonale).

Le iniziative di sensibilizzazione proseguiranno nella giornata di domenica 21 luglio, dalle 10 alle 22, in Piazza Cavour con banchetti e interventi informativi. Sarà inoltre promossa una petizione per chiedere al Comune di Como la dichiarazione di emergenza climatica.