In occasione della prima domenica dell’Ottobre Missionario pubblichiamo questa riflessione di don Roberto Seregni, fidei donum nella diocesi di Carabayllo.


Yaqui aveva quarantasette anni. Viveva in una casetta di legno a pochi chilometri dalla parrocchia. Aveva un problema psichiatrico e prendeva le medicine con precisione svizzera. Veniva spesso alla parrocchia per confessarsi, per fare quattro chiacchere o per chiedere un po’ di viveri. Yaqui era sempre sorridente. Ascoltandola ho capito la differenza tra credere in Dio e fidarsi di Dio.

Nonostante la sua vita fosse un intreccio indistricabile di malattie, violenze, solitudini e povertá, non ho mai visto nei suoi occhi neri nemmeno un lampo d’ira o una nuvola di scoraggiamento. Lei era un cielo limpido.


Yaqui si prendeva cura della mamma invalida. I suoi quattro fratelli maschi si mantenevano a distanza, vivevano la loro vita come se quella donna accartocciata nel letto non fosse la loro madre. Le due donne sopravvivevano grazie alla pensione del papá morto da pochi anni e alla solidarietá dei vicini di casa.
Yaqui è morta pochi giorni fa. È morta sola, in un letto di ospedale. È morta per un tumore al seno che non ha potuto curare. O forse è morta per il coronavirus. O forse per una polmonite che i dottori hanno diagnosticato il giorno del ricovero. Non lo sapremo mai.
Prima del ricovero Yaqui era spaventata e abbracciava con forza un’amica della parrocchia che la stava aiutando con i documenti e le ricette. Ci disse: “Almeno voi, non dimenticatemi e pregate per me”.
Scrivo di lei, figlia prediletta del Padre, per non dimenticare la sua fede cristallina, la sua tenace fiducia e la sua disarmante semplicità. Scrivo di lei per non dimenticare che il padrone della vigna continua ad inviare i suoi servi. Yaqui, don Roberto Malgesini, Carlo Acutis, Giulio Rocca, padre Daniele Badiali sono alcuni dei servi buoni e fedeli che il padrone della vigna continua ad inviare per smuovere le nostre coscienze ammuffite e sedentarie.

Questo mese missionario che stiamo iniziando segni una tappa importante nel nostro cammino di fede: occhi aperti per riconoscere i servi del padrone della vigna, mani pronte per seguire il loro esempio, piedi docili per camminare sulle loro orme.

Un abbraccio
Buon mese missionario
Don Roberto Seregni