Mentre il Governo pensa ad ulteriori misure restrittive, che potrebbero essere varate con un nuovo d.p.c.m. nel fine settimana, per far diminuire i contagi da coronavirus, in Lombardia da giovedì 22 ottobre è in vigore il coprifuoco, imposto dalla Regione a partire dalle 23 e fino alle 5 del giorno seguente. Una norma cui presto tutti si sono adeguati, senza arrivare alle proteste che questa sera, venerdì 23 ottobre, sono andate in scena a Napoli, con centiana di giovani scesi in strada a contestare il coprifuoco e il lockdown prospettato dal governatore Vincenzo De Luca.
A Sondrio, nonostante il venerdì sera i locali di ritrovo siano più affollati che nel resto della settimana, anche per il rientro a casa degli studenti fuori sede, questa sera era difficile scorgere qualcuno fuori casa dopo le 23. Qualche irriducibile avventore dei locali del centro ha provato a sostare in piazza Garibaldi, salvo essere repentinamente invitato a fare ritorno alla propria abitazione dalle forze dell’ordine, che pattugliano massicciamente la città. Gli schiamazzi di una manciata di giovani ubriachi e il suono di qualche motore hanno rotto il silenzio umido di pioggia. Ma in pochi minuti è stato difficile scorgere movimenti anche fuori dalla stazione o da altri luoghi più periferici e normalmente affollati soprattuto da giovani. Solo i lampeggianti delle volanti della polizia si sono alternati all’immobilità dell’illuminazione pubblica.
Decisamente poco trafficate anche le arterie viabilistiche principali, in entrata e in uscita dal capoluogo valtellinese, dove il coprifuoco viene decisamente rispettato. Ne sono testimonianza le fotografie scattate tre le 23 e le 23.30 in diverse vie della città.