Negli ultimi mesi si è molto discusso sul tema della sanità di montagna e circa il futuro dell’Ospedale Morelli di Sondalo, dedicato sia nella prima ondata della pandemia di Covid-19, sia pure in queste ultime settimane, alla cura dei pazienti con sintomi più gravi riconducibili al coronavirus. Nella fase dell’emergenza, molte specialità mediche sono state dirottate soprattutto sull’Ospedale del capoluogo e in molti cittadini dell’Alta Valle – ma non solo – sono sorti interrogativi circa il recupero, quando sarà possibile, delle eccellenze che hanno sempre caratterizzato la struttura di Sondalo. è nato anche un comitato per la difesa dell’Ospedale e il dibattito, con interventi da più parti, ha visto protagonisti i sindaci, l’Agenzia di tutela della salute della Montagna, l’Azienda socio sanitaria territoriale della Valtellina e dell’Alto Lario, oltre che i rappresentanti del Welfare regionale. I Vicariati di Grosio, Tirano e Bormio hanno elaborato una riflessione condivisa con il vescovo diocesano, monsignor Oscar Cantoni, esprimendo solidarietà ai cittadini che si sentono abbandonati e non considerati nelle scelte che riguardano il futuro dell’Ospedale.

«Il distanziamento sociale – si legge nella nota -, misura necessaria per combattere la pandemia, mette in luce le nostre fragilità e ancor più ci fa capire quanto siano importanti la vicinanza, i legami, l’unione. Pur essendo interdetta la presenza fisica ma non quella spirituale, il Vescovo Oscar, con tutta la Diocesi e le parrocchie dei nostri territori, più volte negli ultimi incontri hanno pregato per le persone colpite dalla malattia e dal lutto, per gli operatori sanitari impegnati nella loro missione di cura e per le loro famiglie. In questa situazione di difficoltà sanitaria e sociale è ancora più sentito dalla popolazione il timore di essere privati dei fondamentali servizi ospedalieri necessari alla sopravvivenza delle comunità di montagna e al presidio di questi territori».

«Rattrista – prosegue il testo -, specialmente in questo momento, apprendere che i cittadini dei nostri paesi si sentano abbandonati e non considerati nelle scelte che stanno decidendo il futuro dell’Ospedale Morelli. Le parrocchie unite nei tre Vicariati di Grosio, Tirano e Bormio, in comunione con il Vescovo Oscar, sono solidali con i residenti e i turisti che frequentano l’Alta Valle e chiedono che le Istituzioni Regionali ritrovino l’unità con la propria popolazione e gli amministratori locali per concordare insieme soluzioni che considerino le necessità, le peculiarità montane del nostro territorio e che sciolgano le forti preoccupazioni delle nostre comunità. Si auspica quindi che con il prezioso contributo di tutti, si possa giungere presto a una soluzione adeguata».

Vicariati di Grosio, Tirano e Bormio, in comunione con il Vescovo Oscar