«Perché nessuno debba scegliere se mangiare o curarsi». È questo obiettivo a dare forza alla nuova campagna di raccolta di farmaci del Banco Farmaceutico, che torna anche quest’anno, pur con modalità diverse per la pandemia in atto. Dal 9 al 15 febbraio presso le farmacie aderenti sarà possibile acquistare e donare farmaci che saranno poi destinati a enti convenzionati. Una necessità, quella di farmaci, oggi più pressante che mai. Nel 2020 434.000 persone povere non hanno infatti potuto acquistare, per ragioni economiche, i medicinali di cui avevano bisogno. Lo rivela l’VIII rapporto “Donare per curare – Povertà Sanitaria e Donazione Farmaci”, edito da OPSan – Osservatorio sulla Povertà Sanitaria, organo di ricerca del Banco Farmaceutico.
Nonostante la crisi legata al Covid in questi mesi l’attività del Banco non si è mai fermata. Anzi, alla più tradizionale raccolta di farmaci si è affiancata la risposta a nuove esigenze, come la fornitura di apparecchiature e dispositivi di protezione individuale (DPI) agli enti assistenziali e alle strutture sanitarie maggiormente in difficoltà nella gestione dei casi più gravi di malati di Covid-19.
La settimana dal 9 al 15 febbraio sarà la 21° raccolta nazionale di farmaci da banco (o autoprescrizione) che a Como potranno essere donati nelle farmacie aderenti. «In passato la campagna si limitava ad una sola giornata – spiega al Settimanale il dott. Massimo Galli delegato del Banco Farmaceutico per Como e provincia -. In questo difficile momento, su espressa richiesta dei farmacisti, si è deciso di estenderla ad una settimana».
Da un giorno ad una settimana. Cosa cambia di concreto nell’organizzazione della campagna di raccolta?
«La modalità sarà sempre la stessa. Il cliente che entrerà nelle farmacie convenzionate, riconoscibili grazie ad un’apposita locandina, avrà la possibilità di acquistare medicinali a favore di una realtà assistenziale che si prende cura delle persone fragili. Ogni farmacia è legata ad uno specifico ente. Una volta effettuato l’acquisto i farmaci saranno inseriti in un contenitore che i volontari dell’associazione in questione verranno poi a ritirare. In passato la presenza dei volontari consentiva una efficace opera di sensibilizzazione rispetto al senso della giornata. Quest’anno su decisione del Banco, per questioni di sicurezza, i volontari non ci saranno. Tutto sarà dunque in capo al farmacista, a cui è chiesto uno sforzo maggiore».
Le farmacie in provincia di Como che hanno aderito all’iniziativa sono 79 su 185 presenti sul territorio. Mentre 33 sono gli enti/associazioni che beneficeranno dei farmaci raccolti, enti che annualmente comunicano al Banco le loro necessità.
Un’iniziativa che ha un peso importante anche a livello economico. Lo scorso anno in occasione della Giornata di raccolta del farmaco, solitamente in calendario il secondo sabato del mese di febbraio, vennero donati prodotti per un valore equivalente di 4 milioni di euro. Solo nel comasco le confezioni di farmaci raccolte furono 9.900.
Dal 9 al 15 febbraio appuntamento in farmacia allora. Doniamo un farmaco al Banco Farmaceutico, un piccolo gesto che può aiutare molte vite.
Per saperne di più sfogliate il Settimanale numero 5.