La mattina di Giovedì Santo 1 aprile il Vescovo monsignor Oscar Cantoni ha presieduto la solenne Messa crismale in Cattedrale. Erano presenti decine di sacerdoti da tutta la diocesi nel giorno in cui si fa memoria dell’istituzione del ministero presbiterale, con il rinnovo delle promesse espresse il giorno dell’ordinazione.
«La messa del Crisma che ci vede convocati quest’oggi in Cattedrale – ha detto nel saluto iniziale il vicario generale monsignor Ivan Salvadori – esprime e manifesta in modo visibile l’identità della Chiesa che, nella varietà dei carismi e dei ministeri, è popolo sacerdotale, consacrato da Cristo per rendere lode al Padre. È con questa consapevolezza della nostra dignità che sono lieto di dare il benvenuto a tutti voi: al nostro vescovo Oscar, che presiede l’eucaristia, al vescovo Diego, al presbiterio diocesano, ai consacrati e alle consacrate, ai diaconi e a tutto il popolo di Dio. Il mio saluto va anche a tutti coloro che, non potendo essere presenti, sono uniti a noi attraverso la televisione e gli altri mezzi di comunicazione. Tra di loro c’è il vescovo Franco Festorazzi. Saluto con affetto di predilezione gli ammalati, fra i quali anche sacerdoti e consacrati».
Il rinnovo delle promesse sacerdotali ha aggiunto il vicario generale, «assume un significato del tutto speciale per molti preti, diocesani e religiosi (sono più di 80), che ricordano quest’anno (o hanno ricordato l’anno scorso) un anniversario importante: 10, 25, 40, 50, 55, 60 e perfino 65 anni dalla loro ordinazione. Li ringrazio, a nome della Chiesa, per aver detto di «sì» al Signore e per il servizio che rendono ai fratelli. Caricarsi sulle spalle il peso del popolo nel servizio della Parola e della grazia, condividerne le gioie e le speranze, lasciarsi scavare l’anima dalle lacrime della gente e portare i nomi di tutti incisi nel cuore: tutto questo si nasconde dietro la parola «sacerdozio», meraviglia per l’uomo e imprudenza per Dio. Non vogliamo dimenticare, tra i festeggiati, il caro vescovo Diego, che 20 anni fa, era il 13 gennaio 2001, veniva consacrato vescovo nel duomo di Milano. La ringraziamo per la sua presenza in mezzo a noi e per il servizio reso alla Chiesa di Como nel corso di quasi 10 anni di episcopato. Siamo certi, e le siamo grati, del costante sostegno nella preghiera e nell’affetto».
Il Giovedì Santo è un giorno di grazia: «non lasciamoci vincere dalla paura e dallo sconforto – ha concluso il vicario generale –: lasciamoci rinnovare dai santi misteri per diffondere nel mondo, nella varietà dei carismi e dei ministeri, il buon profumo di Cristo».
Intensa e molto articolata l’omelia del Vescovo Oscar. Un vero e proprio discorso dal titolo “Nella fine, l’inizio!”. A partire dall’esperienza della pandemia, monsignor Cantoni ha invitato ad approfondire due interrogativi: «Che cosa è emerso durante questa inattesa e devastante pandemia?». E ancora: «Come ripartire in modo nuovo, come reinventarsi, come, cioè, iniziare un cammino che ci stimoli ad affrontare il cambiamento necessario per la Chiesa del prossimo futuro?».
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Molti gli spunti offerti dal Vescovo, a partire da una lettura profetica della contemporaneità fino alla consapevolezza dei doni e delle occasioni che comunque da questo tempo arrivano, come la riscoperta di una vera fraternità. Da monsignor Cantoni anche una sottolineatura sul Sinodo, un cammino, uno stile di sinodalità per un discernimento comunitario che porti a scelte condivise, che tutti sono chiamati a cercare. Nel suo messaggio monsignor Cantoni ha anche ricordato la grazia che, pure in questo tempo di pandemia, raggiunge la nostra diocesi: la beatificazione di suor Maria Laura Mainetti e di padre Giuseppe Ambrosoli.
Nella Messa crismale il vescovo ha quindi benedetto i Santi Oli:
- l’olio dei catecumeni (in un’anfora coperta da un panno bianco) che servirà per l’unzione dei bambini e degli adulti che celebrano il battesimo;
- l’olio degli infermi (in un’anfora coperta da un panno viola) con il quale si ungeranno gli ammalati;
- il sacro Crisma (in un’anfora coperta da un panno rosso). Il Vescovo lo ha preparato con olio misto a preziose fragranze profumate, il bergamotto proveniente dalla diocesi di Locri, il nardo dalla Terra Santa ed essenze provenienti dal monastero di Camaldoli. Con il crisma si ungeranno i battezzati, i cresimati, i nuovi sacerdoti, i nuovi altari e le nuove chiese.
Durante la preghiera eucaristica sono stati ricordati i sacerdoti deceduti dal giovedì santo 2020 a oggi: dodici.
Al termine della Santa Messa il Vescovo ha ricordato due momenti importanti per la Chiesa diocesana.
Il 6 giugno, a Chiavenna, la beatificazione di suor Maria Laura Mainetti, per la quale è indispensabile iscriversi: potrà accedere al rito solo chi sarà in possesso del pass (info su beatasuormarialaura.it).
Mentre il 4 e 5 maggio, a 25 anni dalla visita di San Giovanni Paolo II alla diocesi di Como, ci saranno due momenti celebrativi: il 4 maggio, alle 20.30, in Cattedrale, il Santo Rosario; il 5 maggio, alle 18.30, in Cattedrale, la Santa Messa alla quale potrebbe essere presente (restrizioni permettendo) l’arcivescovo di Cracovia.
Fuori dalla Cattedrale, insieme ai Santi Oli, i vicari foranei hanno anche ritirare dei poster in formato A3 a ricordo di don Roberto Malgesini. I poster sono stati donati dal “Club Unesco di Como” e riportano una riflessione scritta dagli Ordini delle professioni mediche e infermieristiche della provincia di Como (all’iniziativa ha partecipato anche la sezione di Como dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati). È un dono che il Vescovo Oscar ha ricevuto, ha apprezzato e ora desidera condividerlo con tutta la diocesi.