Chiesa di Como in festa nella solennità dell’Immacolata. In Cattedrale, infatti, nel pomeriggio dell’8 dicembre, il vescovo monsignor Oscar Cantoni ha ordinato 4 diaconi. Tre diaconi permanenti e un diacono che diventerà sacerdote nella congregazione religiosa dei Padri Passionisti. Ecco chi sono.

Giuseppe (Beppe) Menafra, della parrocchia San Paolo di Como-Sagnino, è sposato con Barbara, padre di quattro figlie e lavora al servizio Caritas “Porta Aperta” di Como.

Massimo Romanò è della parrocchia Santi Vito e Modesto di Cermenate (Co). Sposato con Virginia, padre di tre figli, è impiegato nella cooperativa sociale, legata alla Caritas, “Si Può Fare”. Marco Gherbi è della parrocchia San Carpoforo di Delebio (So).

Sposato con Alessandra, padre di quattro figli, è impiegato a Milano, in una grande azienda. Con la loro ordinazione i diaconi permanenti della diocesi di Como diventano 20.

Fratel Davide Costalunga, della Congregazione dei Padri di Gesù Crocifisso.

 

«Dopo anni di preparazione, questi nostri diaconi si appellano a Maria, ma anche alle preghiere di tutta la nostra Comunità, perché siano aiutati a configurarsi più facilmente a Cristo, generoso servo del Padre e sempre a servizio dei suoi fratelli, lui che ha dato la vita per noi, insegnandoci, con il dono supremo di sé, la non facile arte di amare». Queste le parole rivolte dal Vescovo Oscar agli ordinandi durante l’omelia, prima dei riti di consacrazione diaconale. «A voi, cari fratelli, rivolgo parole di stima e di consolazione».

«Vi ringrazio, innanzitutto, per la perseveranza che ci avete offerto nel tempo prolungato della vostra preparazione al diaconato – ha aggiunto il Vescovo Oscar -. Avete saputo armonizzare tempo, energie e impegni pur di approfondire, mediante uno studio accurato, la vostra fede, divenuta ora più adulta, matura e consapevole. Avete saputo mantenervi fedeli alle irrinunciabili relazioni familiari, occupando bene il tempo dedicato agli affetti e alla educazione dei figli, uniti ai vostri inderogabili compiti professionali, insieme però con le attività ecclesiali e apostoliche non meno urgenti e impegnative. Siete entrati con discrezione nel dinamismo della nostra Chiesa mediante un vero spirito di servizio, dando prova di un amore che sa accogliere gli altri, crescere nella comunione fraterna con la comunità diaconale e con il presbiterio. Avete poi contribuito a infondere o a ravvivare, negli spazi della Chiesa in cui voi operate, uno spirito di famiglia, nella accoglienza incondizionata di tutti, con mitezza e capacità di mediazione. Avete, infine, accolto in spirito di obbedienza quegli impegni che vi sono stati singolarmente affidati come luogo del vostro futuro servizio ecclesiale».

«Non mi resta che una raccomandazione – ha aggiunto il Vescovo -: lo esige la natura stessa del ministero diaconale che state per ricevere dallo Spirito Santo attraverso la Chiesa di Gesù. Siate solleciti ministri della consolazione ovunque, in speciale misura con quanti sono bisognosi di cura perché non amati, soli, senza amici o familiari che li sostengano. Soprattutto quanti soffrono, sia fisicamente che nello spirito, richiedono la vostra vicinanza, che si traduce in una presenza amorevole, semplice e discreta. Quanto a te, caro Davide, so che sei già inserito con molto profitto a servizio di varie Comunità, intento a promuovere, sullo stile della carità di Cristo e secondo il carisma del tuo Istituto, il ministero della consolazione».

Infine una condivisione molto toccante: «Concludo – ha detto monsignor Cantoni – con una consolante sottolineatura che un nostro giovane, ricoverato in questi giorni nell’ospedale di Sondalo per Covid 19, mi ha fatto pervenire via email: Prego con voi per il grande dono che l’8 dicembre in cattedrale sarà rinnovato alla Chiesa di Como. Nell’arsura della terra sempre più sterile e chiusa, questo è un seme di speranza che dimostra che in infiniti modi lo Spirito Santo trova il modo di operare». Cliccando qui potete leggere il testo completo dell’omelia. Qui sotto, invece, il link alla diretta dell’ordinazione diaconale.

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