È partita questa mattina, in direzione Matera, la rappresentanza della Chiesa di Como che partecipa, a partire da oggi pomeriggio, ai lavori del XXVII Congresso Eucaristico Nazionale. Il tema che accompagnerà le riflessioni di un’ottantina di Vescovi e degli 800 delegati da 166 diocesi italiane è “Torniamo al gusto del pane – Per una Chiesa eucaristica e sinodale”. Nella “Città dei Sassi” vivranno quattro giorni di preghiera, riflessione e confronto sulla centralità dell’Eucaristia nella vita del cristiano e della comunità. La chiusura del Congresso, promosso dalla CEI in collaborazione con l’arcidiocesi di Matera-Irsina e che si inserisce come tappa del Cammino sinodale delle Chiese in Italia, sarà affidata a papa Francesco. Il Santo Padre presiederà la Santa Messa domenica 25 settembre. La celebrazione della liturgia eucaristica è stata anticipata alle 9.00 del mattino per consentire alle diverse delegazioni di rientrare nelle città di appartenenza per partecipare al voto.
La nostra rappresentanza diocesana è composta da una decina di persone. A capo del gruppo è stato delegato dal vescovo, il cardinale Oscar Cantoni, don Cesare Bianchi. Con lui, a Matera, sono presenti il Vicario generale, monsignor Ivan Salvadori, e alcuni ministri straordinari dell’Eucaristia, individuati rispondendo ad alcuni criteri indicati dal comitato organizzatore: Vincenzo La Fragola, diacono permanente di Gaggino con il figlio Ludovico, sr. Adele Mattioni, consacrata di Concagno, i coniugi Carlo Bulgheroni e Bruna Bottelli, Margherita Briccola e Giovanna Iovine di Olgiate Comasco. Il gruppo, alla vigilia della partenza, è stato ricevuto dal Vescovo Cantoni.
«Come ben espresso nell’inno del Congresso – ci ha raccontato don Cesare Bianchi alla vigilia della partenza –, Gesù “ci dona di tornare al gusto del pane”: il gusto del pane è il gusto degli altri. Non solo quel gusto placa la nostra fame fisica ma anche quella di fraternità: “è il pane della festa sulla tavola dei figli”, di reciproca fiducia perché “crea condivisione”, di bellezza di cose buone che danno senso ai nostri giorni; di quei valori senza i quali mancherebbe il gusto stesso del vivere. Sa sempre di amicizia e fraternità: è “il pane della pace nelle nostre contese, dov’è divisione ricrea l’unione, placa dissidi, riapre al dialogo, risana ferite, profuma di perdono”». Quella dei congressi eucaristici è un’esperienza che nasce a metà del XIX secolo in Francia, su intuizione di una laica. Emilie Tamisier (1834 – 1910) su ispirazione di san Pier Giuliano Eymard (1811-1868), chiamato “l’Apostolo dell’Eucaristia”, organizzò, con l’aiuto di laici, sacerdoti e vescovi e con la benedizione del papa Leone XIII, il primo Congresso eucaristico internazionale a Lille (1881), il cui tema era: “L’Eucaristia salva il mondo”. E oggi, ha ancora senso celebrare un congresso eucaristico? «Certo – risponde don Cesare –. Il Congresso di Matera avrà ancora più valore se sarà vissuto in continuità con la storia di fede e pietà che ci ha preceduto; come corale e solenne rendimento di grazie a Colui che ci ha amato e ha dato tutto se stesso per noi, e come forza generativa, per una ripartenza generosa e creativa delle nostre Chiese, dopo la grave crisi pandemica, chiamate ad essere credibili e profetiche in un mondo complesso, ma bisognoso di amore e di ragioni di speranza… Animati da questi sentimenti – conclude don Bianchi – desideriamo partecipare al Congresso Eucaristico tenendo presente il comando di Gesù: “Fate questo in memoria di me”: è la consegna per sempre del pane della cura, della fiducia, della tenerezza per la terra e per ogni creatura».
Il pane della “cura” e della “fiducia” che si esprime anche attraverso gesti significativi. Sono stati i detenuti delle carceri di Opera (Milano) e di Castelfranco Emilia (Modena) a preparare le 35mila ostie che verranno distribuite durante le celebrazioni del XXVII Congresso Eucaristico. L’iniziativa è promossa dall’Ispettorato generale dei cappellani delle carceri italiane. «Il pane che sulla mensa diventerà il Corpo di Cristo vuole essere la voce della speranza rivolta a tutte le comunità ecclesiali e al mondo civile per non dimenticare che, anche nelle carceri, c’è una Chiesa bisognosa di ascolto, di accoglienza e di riscatto», sottolinea don Raffaele Grimaldi, Ispettore generale dei cappellani delle carceri. Il progetto ha visto il coinvolgimento di numerosi detenuti: la produzione artigianale delle ostie è stata una tappa fondamentale nel loro cammino di riconciliazione e riparazione al male commesso: il pane eucaristico, «che nutre la nostra fragilità umana», a Matera «esprimerà anche il volto di un’umanità addolorata e sofferente».
«Il tema del Congresso eucaristico – osserva don Simone Piani, responsabile dell’Ufficio liturgico – ha radici partendo dal difficile momento storico della pandemia». Abbiamo vissuto settimane durante le quali non è stato possibile «partecipare al banchetto dell’Agnello». Ci sono persone, che per la loro fragilità, ancora provano diffidenza a ritornare alla Messa in comunità. Altri che hanno tagliato il flebile filo che li legava alla prativa religiosa. E poi c’è la guerra… «Con il conflitto in atto in Ucraina – riflette ancora don Piani –, il Congresso eucaristico nazionale va oltre le motivazioni che ne hanno animato la preparazione. La guerra militare diventa anche economica e alimentare… è in corso una “guerra del pane”. Sono i Paesi più poveri a pagare le conseguenze maggiori. Non ricevere il grano significa non poter attingere allo stesso pane, spezzarlo e condividerlo. Tornare al gusto del pane significa che da Matera, una delle città più antiche del mondo, la Chiesa italiana è chiamata a lanciare un forte messaggio di speranza». In Diocesi di Como saranno due i momenti in comunione con il Congresso Eucaristico Nazionale. Sabato 24 settembre, in Duomo, la giornata di spiritualità per i ministri della Comunione, con il Vescovo. Ecco il programma: ore 9.30 – Accoglienza e operazioni di segreteria; ore 10.00 – Santa Messa; ore 11.00 – Torniamo al gusto del Pane – Proposta formativa (con don Francesco Vanotti, don Simone Piani); ore 12.00 – Angelus ed eco musicale e artistico (Lorenzo Pestuggia, don Nicholas Negrini); ore 12.15 – tempo libero per il pranzo; ore 14.00 – Adorazione Eucaristica; ore 14.45 – Indicazioni pastorali – saluti. Il giorno seguente, domenica 25 settembre, sempre in Cattedrale, un momento di preghiera nel giorno conclusivo del Congresso Eucaristico. Alle ore 17.00: Santa Messa solenne; ore 17.45: esposizione e adorazione; ore 18.15: Vespri e Benedizione Eucaristica.