Sono 400 e domani pomeriggio saranno accolti nella Cattedrale di Como per la prima delle tappe del percorso “Cori in cammino”. Stiamo parlando dei 400 cantori che, provenienti da diversi punti della diocesi in rappresentanza dei propri cori di appartenenza (ma anche in quanto animatori del canto nelle celebrazioni), nel pomeriggio del 25 novembre parteciperanno, insieme a direttori, organisti, strumentisti o appassionati di musica sacra, al primo “Meeting diocesano dei cantori”. Non «un convegno diocesano dei cori liturgici, come avvenuto nel 2022 – spiegano dall’Ufficio liturgico – ma un incontro di conoscenza, formazione e approfondimento che vedrà la presenza non di compagini corali al completo, ma di alcuni rappresentanti».
Come detto, il Meeting di domani pomeriggio a Como è la prima tappa di un cammino, in prospettiva del Giubileo 2025. Il secondo momento (nel 2024) vedrà la presenza sul territorio, nei diversi vicariati, dei referenti dell’Ufficio liturgico diocesano (don Simone Piani, don Nicholas Negrini e il maestro Lorenzo Pestuggia) per incontrare i direttori e i cantori, confrontarsi su repertorio, scelte musicali e liturgiche delle parrocchie e condividere risorse e problemi. Il terzo momento sarà nel 2025, con la celebrazione del XXIII Convegno diocesano dei cori liturgici e con la possibilità di partecipare, come gruppo di cori diocesano, al Giubileo dei cantori, nel novembre 2025, a Roma.
Il Meeting di sabato pomeriggio avrà inizio alle 14.00 con l’accoglienza dei partecipanti. Alle 14.30 il vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni, porterà il suo saluto introduttivo. A seguire, fino alle ore 16.00, il momento formativo dal titolo Cantiamo al Signore con gioia. Interverrà il Vescovo di Crema, in presenza, monsignor Daniele Gianotti, delegato della Conferenza episcopale lombarda per la Liturgia, già responsabile della sezione Musica Sacra della diocesi di Reggio Emilia. Dopo la pausa, dalle 16.20 sono previste le prove di canto per animare la Santa Messa delle ore 17.00, presieduta da cardinale Cantoni. «Siamo lieti di questa risposta così significativa in termini di partecipazione – osservano dall’Ufficio liturgico diocesano –. È l’inizio di un cammino condiviso, una bella esperienza di Chiesa e di sinodalità attraverso l’attenzione e la cura del celebrare insieme».