Stiamo entrando nel Tempo di Natale. «Dopo l’annuale celebrazione del mistero pasquale – sottolinea don Simone Piani, maestro delle celebrazioni citando il liturgista Enrico Cattaneo -, la Chiesa non ha nulla di più sacro della celebrazione del Natale del Signore e delle sue prime manifestazioni: ciò essa compie con il Tempo di Natale». Questo Tempo inizia con i Primi Vespri del  Natale e termina con la domenica dopo l’Epifania. Le prime testimonianze della festa di Natale si fanno risalire alla metà del IV secolo, e la data del 25 dicembre come giorno della nascita di Cristo si trova nel più antico calendario liturgico romano del 354». Ricordiamo che il 24 dicembre, quest’anno, vede coincidere la IV Domenica di Avvento e la Vigilia di Natale. Qui di seguito il calendario con tutte le celebrazioni del Tempo di Natale presiedute dal Vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni, in Cattedrale.

24 DICEMBRE

  • ore 23.00: Veglia di preghiera.
  • ore 24.00: Santa Messa Pontificale nella notte

La Santa Messa sarà preceduta, anche quest’anno, da un tempo di preghiera con lettura della Parola di Dio, canti, brani strumentali, a cura della Cappella Musicale e della Commissione liturgica della Cattedrale. Conclusa la preghiera e dopo un tempo di prove di canto con l’assemblea, ha inizio la Messa della Notte. La celebrazione sarà aperta dal canto della Kalenda, l’annuncio del Natale che si legge, dal Martirologio, alla data del 25 dicembre e che si presenta come una splendida ricapitolazione dell’attesa universale del giorno ormai giunto, del compimento dell’Avvento del Signore. A partire dalla celebrazione della notte e per tutto il tempo di Natale sarà dato grande rilievo alla proclamazione delle pagine evangeliche e all’uso dell’Evangeliario.

25 DICEMBRE

Il giorno di Natale, scriveva nelle sue meditazioni spirituali il benedettino don Prosper de Guéranger, nasce Gesù. «Figlio eterno di Dio – recita uno dei suoi testi sull’Anno Liturgico -, davanti alla mangiatoia in cui ti degni di manifestarti oggi per amore nostro, noi confessiamo, nella più umile adorazione, la tua eternità, la tua onnipotenza, la tua divinità. Tu eri al principio, eri in Dio, ed eri tu stesso Dio. Tutto è stato fatto per mezzo tuo, e noi siamo l’opera delle tue mani. O Luce infinita, o Sole di giustizia, noi non siamo che tenebre: illuminaci! Troppo a lungo hai bussato alla porta del nostro cuore, e non ti abbiamo aperto. Tu ti sei fatto carne, o Verbo eterno, affinché fossimo noi stessi divinizzati. Sostieni la nostra debole natura che si sente venire meno davanti a così alto destino. Tu nasci dal Padre, nasci da Maria, e nasci nei nostri cuori!».

  • ore 10.00: Santa Messa Pontificale con Benedizione Papale.

(Nel pomeriggio, alle ore 18.00, il Capitolo della Cattedrale guiderà il canto solenne dei Vespri, con Benedizione Eucaristica).

MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO

31 DICEMBRE

  • ore 17.00: Santa Messa Pontificale in ringraziamento per l’anno trascorso e canto del Te Deum

«Al termine di un anno civile – ci ricorda ancora don Simone Piani -, la Chiesa si rivolge al suo Signore con la celebrazione dell’Eucarestia e con il canto del Te Deum per rendergli grazie, lodarlo, domandare perdono e invocarne la benedizione».

1 GENNAIO

Alla solennità della SS. Madre di Dio, la principale delle festività mariane dell’anno liturgico, è unita la Giornata Mondiale della Pace. Quest’ anno il perdurare del conflitto in Ucraina, le situazioni di violenza in Terra Santa, le numerose guerre dimenticate chiedono nuovamente la nostra accorata preghiera.

  • (ore 16.00: Vespri solenni capitolari)
  • ore 17.00: Santa Messa Pontificale. Preghiera per la pace e affidamento della Città e della Diocesi alla Madre di Dio.

EPIFANIA DEL SIGNORE

«I Magi – scriveva ancora don Prosper de Guéranger – sono stati introdotti presso il gran Re che cercavano, e noi tutti li abbiamo seguiti. Il Bambino ha sorriso a noi come a loro. Fin da questo momento apriamo i nostri tesori; teniamo in mano il nostro oro, il nostro incenso e la nostra mirra, per il Neonato. Egli gradirà questi doni con bontà, e non sarà in ritardo con noi. Quando ci ritireremo come i Magi, lasceremo come loro i nostri cuori sotto il dominio del divino Re, e anche noi per un’altra strada, per una via del tutto nuova, rientreremo in quella patria mortale che deve ancora trattenerci, fino al giorno in cui la vita e la luce eterna verranno a far sparire in noi tutto ciò che vi è di ombra e di tempo».

6 GENNAIO

«Durante la celebrazione eucaristica, appena dopo la proclamazione del Vangelo – spiega don Simone Piani -, è previsto il solenne Annuncio della Pasqua. L’Epifania è una festa della redenzione e la sua pienezza si avrà negli eventi pasquali. In questo contesto, la manifestazione del Signore ai Magi appare come il primo atto di una sequenza di epifanie-manifestazioni che sono il tessuto dell’intera esistenza terrena di Cristo. Lui, luce del mondo, è la meta finale della storia, il punto di arrivo di un esodo, di un provvidenziale cammino di redenzione, che culmina nella sua morte, risurrezione e ascensione al cielo. Per questo, nella solennità dell’Epifania, la liturgia prevede l’ Annuncio della Pasqua: l’anno liturgico, infatti, riassume l’intera parabola della storia della salvezza, al cui centro sta il Triduo del Signore crocifisso, sepolto e risorto».

  • (ore 16.00: Vespri solenni capitolari)
  • ore 17.00: Santa Messa Pontificale. Annuncio del giorno di Pasqua (secondo la melodia della Chiesa di Aquileia) e delle feste mobili.

I presbiteri e i diaconi che intendono unirsi alla concelebrazione sono pregati di trovarsi, venti minuti prima di ogni celebrazione, nella Sacrestia del Capitolo, portando il proprio camice. Si ricorda inoltre che, sul sito diocesano, alla pagina dell’Ufficio per la Liturgia sono pubblicati sussidi e suggerimenti per l’animazione liturgica del Tempo di Natale.